The Gold Rush e la falsa perdita di smalto. Quella lucentezza sempre compatta...

 | 01.04.2020 15:36

La tendenza all’irrigidimento che allontana la società contemporanea da un atteggiamento ed un pensiero che eleva il dubbio, senza essere sopraffatti dal timore degli interrogativi che aiutano a riflettere, migliorando prima di tutto se stessi, rispetto ad ogni discorso affermativo che mette propotentemente da parte saggezza e virtù, considerando per debolezze le fragilità di ciascuno di noi, è solo una delle conseguenze della crisi di una civiltà globale che tende ad amplificare le fratture ed un certo senso di vuoto di potere, inteso come capacità nell’offrire non solo opportunità di crescita ma punti di riferimento. Riprendendo valori, principi e tanto buon senso, con umiltà. Perchè troppi errori sono stati commessi.

Ben lontani dal modello ideale di Repubblica perfetta, immaginata da Thomas More nella sua opera maggiore “Utopia”, la nostra vecchia Europa risulta quanto mai distante anche da ogni ispirazione legata al concetto di vero solidarismo, fondato appunto sulla collaborazione e accordi forniti dal buon senso. Se esistono vizi benefici e virtù dannose, come suggerito da uno dei concetti machiavellici sull’annoso quesito tra morale e politica, è fuor di dubbio che dinanzi ad una condizione sociale ed economica incandescente, la realtà effettuale delle cose rispetto all’immaginazione astratta, oggigiorno ci porta a riscoprire necessariamente il valore della reciprocità ed il cammino verso il buon senso.

Un pò come dovrebbe accadere nella nostra professione che troppo spesso, soprattutto all’inizio del percorso, rischia di annebbiarti nell’illusione di avercela fatta, dopo le prime operazioni profittevoli ma, solo in un secondo momento, lo studio, la preparazione e la giusta dose di buon senso ti consentono di leggere dati e grafici con maggiore serenità. Senza dimenticare la passione, uno dei più importanti effetti leva in grado di spingerti a non arrivare impreparato nell’approccio al mercato.

In attesa di tempi migliori, gran parte della liquidità è stata riposta in maniera molto decisa nel tempo verso l’acquisto di oro fisico ed anche finanziario, basta osservare quello che si è verificato in questi giorni. Questo rinnovato e forte interesse si è scontrato con un'offerta che ha difficoltà a soddisfare la domanda. Ricordiamo inoltre che le maggiori raffineria al mondo che si trovano in Svizzera, ed in particolare quelle ubicate nel Canton Ticino, hanno dovuto chiudere momentaneamente per via dei provvedimenti anti contagio al fine di tutelare i lavoratori delle suddette aziende.

Dal punto di vista grafico l'oro continua a mantenersi sopra 1600 dollari l’oncia ed all’interno di una sorta di canale laterale, individuabile sul grafico orario, che evidenzia una resistenza in area 1698,72 dollari l’oncia. Le Three Inside Up formatesi nelle ultime sedute, sempre su h1, hanno fornito l’idea di un ulteriore rialzo, che se supportato dagli acquisti, può calamitare il prezzo ai massimi del 2012 ed alla prima resistenza del mese di dicembre a 1716,45 dollari l’oncia, proiettando il metallo nel medio periodo al raggiungimento dei massimi storici dei mesi di agosto e settembre 2011 quando furono testati dalle ombre delle candele mensili i 1912,21 dollari.

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Questo può accadere nel medio periodo. In realtà, nelle ultime ore ha fatto nuovamente capolino in area 1590,70 poiché se alcuni hanno fatto cassa, allo stesso tempo è importante sottolineare l’annuncio della banca centrale russa che ha stabilito lo stop momentaneo all’acquisto di oro, con l’ipotesi di venderne addirittura una parte, mettendola a mercato. Detto questo, a mio avviso, la lucentezza del metallo resta sempre compatta.