Il messaggio del rapporto oro-argento sull’ipotesi rialzista dei metalli preziosi

 | 08.06.2020 15:56

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

  • Nuovo massimo dell’era moderna a marzo
  • Il rapporto scende
  • Ricordi del 2008-2011 sui mercati di argento e oro e nel rapporto

Il rapporto argento-oro risale a migliaia di anni fa. Intorno al 3000 a. C., il primo faraone egiziano, Menes, dichiarò che due parti e mezzo di argento equivalevano ad una parte di oro.

Nell’era moderna, da quando argento e oro hanno cominciato ad essere scambiati come future sul COMEX, la media del rapporto di prezzo tra i due metalli preziosi si è attestata a circa 55:1, livello a cui si trovava anche all’inizio del 2020. Il massimo si è registrato nel 1990 ed il minimo nel 1979. Quando il rapporto è al di sotto del livello medio, l’argento è storicamente economico rispetto all’oro; quando lo supera, il metallo argentato viene considerato costoso.

Il rapporto è una differenza fra materie prime ma rispecchia il potenziale di sostituzione tra i due metalli. L’oro e l’argento hanno entrambi lunghi trascorsi sia come materie prime che come valute. Per secoli, e prima ancora dei tempi biblici, l’oro e l’argento sono stati simboli di ricchezza e denaro. Negli Stati Uniti, uno dei maggiori problemi durante le elezioni presidenziali del 1896 tra William McKinley e William Jennings Bryan fu se utilizzare l’oro o l’argento come base per il dollaro USA. McKinley e l’oro vinsero le elezioni.

A marzo, le condizioni di avversione al rischio sui mercati di tutte le classi di asset hanno spinto il prezzo dell’argento al minimo dal 2009, facendolo scendere sotto i 12 dollari l’oncia. E questo ha fatto schizzare il rapporto argento-oro ad un nuovo picco storico.

Nuovo massimo dell’era moderna a marzo