Tonfo del dollaro e dei rendimenti dei bond, e oro a 1850 dollari: come è successo

 | 16.11.2022 15:46

  • Dollaro e rendimenti dei Treasury devono continuare a scendere perché l’oro raggiunga l’obiettivo dei 1850 dollari
  • Svolta sui tassi della Fed a dicembre cruciale per un rally dell’oro
  • Se la Fed alzerà i tassi di 50 bp, l’oro potrebbe salire di 30-50 dollari l’oncia
  • Ma, se li alzerà di 75 bp, l’oro potrebbe correggere a 1.730 dollari
  • Avete presente la frase “uno non può esistere senza l’altro”? Bene, vale per il rally dell’oro e il selloff del dollaro e dei bond. Perché il valore del metallo giallo continui a salire, almeno uno degli altri due dovrà scendere.

    Non è sempre stato così ovviamente.

    Due decenni fa, un evento geopolitico come l’invasione dell’Ucraina o il conflitto in Medio Oriente sarebbe bastato a far decollare i prezzi dell’oro. Era un cosiddetto “asset rifugio”.

    Oggi purtroppo non ha più questa esclusiva. Ad esempio, l’impennata di ieri dell’oro ha portato i future sul COMEX a New York ad appena 10 dollari in meno dai 1.800 dollari l’oncia tra le speculazioni che dei razzi russi diretti in Ucraina siano per sbaglio finiti in Polonia, uccidendo due persone. A prima vista, sembrava che il metallo prezioso stesse facendo da rifugio.

    Ma uno sguardo al grafico del dollaro mostra che la valuta non è molto lontana dai minimi di tre mesi a cui era crollata precedentemente, malgrado abbia guadagnato terreno contro l’euro sulla scia della notizia.

    Quindi, mentre aumentano le speculazioni che l’oro raggiunga presto i 1.850 dollari, dovremmo anche chiederci a che livello debbano essere dollaro e rendimenti dei Treasury per permetterglielo.

    I tre si muovono insieme sulla base dell’idea che la Federal Reserve probabilmente effettuerà un aumento dei tassi da 50 bp il 13 dicembre, anziché 75, tra il costante allentamento delle pressioni inflazionistiche attraverso il calo dei prezzi al consumo e alla produzione.