Trump costretto a ripiegare su alcuni principi di matrice keynesiana...

 | 25.03.2020 16:34

Nel ricordare l’indescrivibile esperienza e testimonianza ereditata dal giornalista fiorentino Tiziano Terzani, il quale ha costantemente sottolineato che in fondo le atrocità dei conflitti non portano a nulla e che per cambiare le cose è fondamentale prima di tutto fare una rivoluzione dentro noi stessi, credo che la consapevolezza dei mutamenti economici e la trasformazione in atto di una società deve partire inesorabilmente dalla necessità di interrogarsi e di riprogrammare quei meccanismi utili alla diffusione quanto più capillare del benessere, riappropriandosi di tutti quei sani principi e valori che caratterizzano la parte interiore più nobile dell’uomo. Bisogna necessariamente porre al centro l’idea e l'importanza delle relazioni. Come saranno quando inizieremo a riaffacciarci dall’uscio delle nostre abitazioni ? Molti aspetti politici, economici e sociali cambieranno sicuramente ma l’auspicio che si possa per davvero osservare le cose con occhi diversi, in un ottica che ridimensioni gli egoismi, è il pensiero che spero condizioni in maniera netta e decisa il prossimo futuro.

"White House Reaches Deal With Lawmakers on $2 Trillion Coronavirus Stimulus Bill Legislation to provide direct financial checks to many Americans, expand unemployment insurance, offer health-care providers additional resources" è il titolo di un articolo del Wall Street Journal che evidenzia le peculiarità del piano elaborato dagli USA che mette sul piatto 2.000 miliardi per fronteggiare la crisi e stimolare l’economia. E pensare che anche Donald Trump sarà costretto a piegarsi nei confronti di alcuni principi teorizzati dall’economista inglese Jhon Meynard Keynes, viste anche le preoccupanti previsioni legate al tasso di disoccupazione nei mesi a venire.

Tuttavia, senza dover necessariamente riprendere i dibattiti e gli approfondimenti sulle visioni di Keynes ed Adam Smith o menzionare le questioni relative al concetto di Keynesismo rovesciato di Diego Fusaro, la questione appare alquanto complessa. I mercati hanno reagito bene alla notizia giunta dagli USA, dopo che i repubblicani ed in prima linea il segretario al Tesoro Mnuchin hanno ottenuto risposta affermativa anche da parte dei democratici. Dopo le aperture positive, gli indici forniscono nuovamente segali di cedimento. I timori continuano ad essere preponderanti. Il quadro a tinte fosche genera enorme incertezza.

L’imprevedibilità dei mercati pone l'accento, senza dubbio, sull’atteggiamento da mantenere. Grande cautela. Ne abbiamo avuto prova lampante in questi giorni, così come è accaduto ad esempio nel 2016 in occasione dell’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti. E’ ancora lucido il ricordo legato alla preoccupazione relativa all’elezione di Donald Trump, quando molti investitori sono stati colti da una latente paura di un crollo delle borse. Il timore e gli scenari apocalittici sono stati completamente spazzati via il giorno stesso dell’esito delle elezioni e della vittoria del Tycoon.

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In tutte le piazze finanziarie non accade sostanzialmente nulla, anzi, il resto è cronaca. Storia che ha raggiunto il suo apice in occasione del discorso di Trump a Davos durante il World Economic Forum quando mostra e narra orgogliosamente le performance del suo Paese, affermando che lo stesso è praticamente sbocciato come un fiore, realizzando cose che il mondo non ha mai visto e sviscerando alcuni dati ed obiettivi raggiunti dall’economia durante questo suo mandato, fino a richiamare, e questo è il suo capolavoro comunicativo, il Rinascimento fiorentino e la tenacia implementata nella costruzione del Duomo di Firenze, riferendosi agli operai ed i mercanti fiorentini che hanno saputo in maniera egregia costruire opere ancora oggi toccanti il cuore degli esseri umani.