Trump, TikTok e Cripto: Le Mosse Che Hanno Animato i Mercati

 | 12.03.2024 09:36


Questa settimana ha preso il via con una variegata performance nei mercati azionari. Mentre i listini europei, tranne Madrid e Londra, hanno chiuso in territorio negativo, negli Stati Uniti il Dow Jones ha registrato un modesto aumento, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq hanno mostrato segni di debolezza. Il vecchio indice DJ ha evidenziato una sovraperformance, alimentata dagli acquisti su UnitedHealth Group, che è salita del 2,7%. Con un prezzo per azione di circa 490 dollari, UnitedHealth rappresenta il titolo con il peso maggiore tra tutti i 30 titoli del Dow, ponderato in base al prezzo. I primi 10 titoli del Dow Jones, misurato dall’ETF DIA, rappresentano circa il 57% del totale, a differenza del 32,47% dello S&P 500, misurato dall’ETF SPY. Entrambi gli indici vedono comunque un peso identico del 57% nei primi 10 titoli (Dow Jones Industrial Average) e primi 50 titoli (S&P 500).


I titoli tecnologici a grande capitalizzazione hanno mostrato un andamento inferiore rispetto agli indici più ampi, con il colosso dell'intelligenza artificiale (AI), NVIDIA Corporation (NASDAQ:NVDA), che lunedì ha registrato una caduta di oltre l'1%, dopo essere sceso di oltre il 5% venerdì. Nonostante la volatilità degli ultimi giorni, l'S&P 500 ha guadagnato circa il 25%, e il Nasdaq 100 è salito di circa il 28% dai minimi di ottobre 2023. La forza del mercato è stata evidenziata dalla notevole performance dell'S&P equal-weight (ETF RSP) della scorsa settimana e anche nella seduta di ieri, supportata dalla narrativa "soft/no-landing". Questa visione ha ricevuto ulteriore sostegno venerdì dal rapporto sull'occupazione di febbraio, consolidando la prospettiva di opportunità nella rotazione e diversificazione del portafoglio, piu’ volte enfatizzata.


Nonostante la chiusura in ribasso del settore sanitario a Wall Street ieri, Moderna ha brillato sia nell'S&P 500 che nel Nasdaq, registrando un notevole guadagno del +8,69%. La società, divenuta celebre durante la pandemia per il suo vaccino contro il Covid-19, ha ottenuto un aumento dopo l'annuncio della collaborazione con Merck per avviare uno studio di fase intermedia sul suo vaccino antitumorale sperimentale, focalizzato sui pazienti affetti da una forma di cancro della pelle. Nonostante il titolo si trovi ancora a una distanza significativa dai suoi massimi, con un calo del 76%, attualmente dipende principalmente dal vaccino contro il Covid-19, il SPIKEVAX™ XBB.1.

Tuttavia, la società sta compiendo sforzi per diversificare la sua gamma di prodotti, ampliandosi dai vaccini anti-influenzali all'HIV, e focalizzandosi su malattie rare, oncologiche e polmonari. Gli investitori sono ottimisti riguardo a un potenziale cambio di tendenza dopo due anni consecutivi di perdite in Borsa. La società, nonostante i principali indicatori di bilancio in decisa flessione, che vanno dal fatturato ai dati negativi di profitti lordi, Ebit e free cash flow, sta investendo in nuove aree terapeutiche, alimentando le speranze di una ripresa e di una maggiore stabilità finanziaria nel futuro.