Un altro mese di tagli del greggio? I fan dell’oro sembrano più fortunati

 | 18.03.2019 13:48

Tagli, tagli e ancora tagli: ecco quello di cui probabilmente il mercato del greggio sentirà parlare da adesso al vertice di aprile dell’OPEC, con i dati che mostrano che il mondo ha ancora più greggio del necessario e che gli 80 dollari al barile restano uno speranzoso obiettivo saudita malgrado gli 1,2 milioni di barili al giorno, o più, di scorte in eliminazione.

L’oro, invece, sembra avere il suo bel da fare per una posizione più solida da 1.300 dollari l’oncia, con i timori economici globali che si alternano alla crisi della Brexit nello spingere il metallo prezioso come investimento rifugio.

h3 I tagli OPEC continueranno fino a giugno/h3

Prima del vertice ufficiale del 17 aprile a Vienna, i ministri dell’energia dei 15 membri dell’OPEC e dei 10 alleati guidati dalla Russia, noti come OPEC+, si sono ritrovati a Baku, in Azerbaijan, per dire tre cose ai mercati questo fine settimana: che c’è ancora troppo greggio al mondo e che i tagli alla produzione continueranno probabilmente fino a giugno; che le incertezze per le scorte di Iran e Venezuela stanno complicando il riequilibrio dei mercati; e, ultimo ma non meno importante, che potrebbero essere necessari tagli superiori a 1,2 milioni di barili e che i sauditi non saranno gli unici a portare questo fardello.

Dominick Chirichella, direttore del rischio e del trading dell’Energy Management Institute di New York, scrive in una nota del fine settimana:

“La storia dei tagli delle scorte ha superato lo scenario di un potenziale rallentamento della domanda globale nelle ultime settimane, facendo restare gli orsi del greggio nelle retrovie”.