Un certificato su Tesla e Volkswagen al 17,40% anno

 | 25.07.2022 11:36

Il dibattito sulla mobilità elettrica continua a tenere banco. Da una parte c’è chi sostiene che non sia affatto utile a risolvere gli impatti sull’ambiente, in quanto le riduzioni di emissioni sono più che compensate dai futuri problemi di smaltimento oltre che dall’enorme sfruttamento dei materiali necessari a produrre i componenti delle nuove vetture. Dall’altra parte invece troviamo le principali case automobilistiche, tutte orientate chi nel breve e chi nel lungo periodo, ad eliminare dalla produzione i motori a combustione per orientarsi verso una gamma 100% elettrica.

Non essendo un tecnico non entro nel merito di quale delle due filosofie sia corretta ma mi limito all’analisi economica. Che la produzione di veicoli elettrici sia un trend è assolutamente innegabile, come lo è il fatto che ad oggi, se si parla di questa tipologia di veicoli, il primo marchio che balza alla mente è senza dubbio Tesla (NASDAQ:TSLA). L’azienda di Elon Musk ha pubblicato settimana scorsa la sua trimestrale e nonostante i lockdown in Cina che hanno limitato la produzione nella gigafactory di Shanghai, quello appena trascorso è stato il trimestre con la produzione più elevata della sua storia. In particolare, viene evidenziato come lo stabilimento di Berlino abbia superato i 1.000 veicoli a settimana e con il costante incremento di tutte le gigafactory l’azienda si attende un secondo semestre da record.