Un ETF per approfittare di una Federal Reserve non così tanto interventista

 | 06.05.2022 14:03

Il 4 aprile, la Federal Reserve (Fed) ha alzato i tassi di mezzo punto percentuale. Dopo l’annuncio, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha dichiarato :

“Con un appropriato consolidamento della posizione di politica monetaria, la Commissione si aspetta che l’inflazione torni all’obiettivo del 2% ed il mercato del lavoro resti forte”.

Gli ultimi mesi hanno visto un significativo allontanamento dal rischio, soprattutto tra i titoli growth e tech. Tuttavia, gli analisti ora si aspettano che il panorama a Wall Street possa presto migliorare, almeno nell’immediato.

Allo stesso modo, chi si aspetta che la Fed non agisca aggressivamente nei prossimi mesi potrebbe aspettarsi un potenziale rally di sollievo. E si potrebbero considerare quei titoli andati sotto pressione da gennaio. Quindi oggi parleremo di un exchange-traded fund (ETF) per gli investitori che cercano asset ad alti ritorni.

Rischio e ritorno

La maggior parte dei lettori sa che il beta di un asset si riferisce alla volatilità dei suoi ritorni rispetto al mercato, che ha un beta di 1,00.

Ad esempio, se un asset ha un beta di 1,10, è il 10% più volatile del mercato. Il valore più alto solitamente implica un rischio maggiore per gli investitori che puntano a ritorni più alti.

In altre parole, i titoli con una volatilità più alta tendono ad andare meglio del mercato sui mercati rialzisti. Ma anche i cali sono amplificati durante i mercati ribassisti. In altre parole, rischio e ritorno vanno di pari passo.

Confrontiamo brevemente i ritorni sull’anno in corso (YTD) di vari titoli a beta alto con quelli dell’indice S&P 500, che rappresenta il mercato e quindi ha un beta di 1,00. Finora, sull’anno, l’indice è sceso del 12,8%.

  • Amazon (NASDAQ:AMZN) - Beta di 1,22 , -30,1% YTD;
  • General Motors (NYSE:GM) - Beta di 1,19 , -31,8%;
  • Meta Platforms (NASDAQ:FB) - Beta di 1,39 , -38%;
  • Micron Technology (NASDAQ:MU) - Beta di 1,18 , -23,5%;
  • Netflix (NASDAQ:NFLX) - Beta di 1,28 , -68,7%;
  • Block (NYSE:SQ) - Beta di 2,36 , -40,8%.

Infine, l’indice S&P 500 High Beta Index è sceso dell’8,9% da gennaio. Questo indice misura la performance di 100 titoli dell’indice S&P 500 che sono più sensibili ai movimenti del mercato.

Dall’altra parte abbiamo l’indice S&P 500 Low Volatility Index , che ha perso il 3,4% YTD. L’indice replica i ritorni delle 100 azioni meno volatili sull’S&P 500.

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Due ETF danno accesso ai titoli azionari di questi due indici separatamente. E sono:

  • Invesco S&P 500 High Beta ETF (NYSE:SPHB), -13,1% YTD
  • Invesco S&P 500 Low Volatility ETF (NYSE:SPLV), -5,1%.

Ecco un ETF per gli investitori che cercano ritorni potenzialmente a leva nelle prossime settimane.

Pacer Lunt Large Cap Alternator ETF

  • Prezzo attuale: 42,94 dollari
  • Range su 52 settimane: 39,93 - 46,83 dollari
  • Rendimento dividendo: 0,99%
  • Percentuale di spesa: 0,60% annuo

Il Pacer Lunt Large Cap Alternator ETF (NYSE:ALTL) segue una strategia basata su regole che viene rivista mensilmente. Investe su 100 titoli USA, ruotando tra l’S&P 500 High Beta Index e l’S&P 500 Low Volatility Index, di cui abbiamo parlato sopra.

Alcune delle informazioni sulla strategia reale sono riservate. Tuttavia, possiamo dedurre che i fund manager investono su titoli a bassa volatilità durante i ribassi ma si tengono pronti a rivedere gli asset in portafoglio.