Una nuova Eldorado

 | 09.02.2021 09:26

Innanzitutto volevo scusarmi, con chi mi segue, per il “ritardo” di questo primo articolo dell’anno, ma gli ultimi fatti nazionali mi hanno “costretto” ad attendere per poter meglio comprendere il potenziale corso degli eventi.

Ebbene, oggi mi sento di dire che con l’imminente Governo Draghi si sta per compiere il primo passo di quanto scrissi nel mio articolo datato 22 Giugno 2020 ed intitolato “La crescente e sempre più concreta minaccia di un default italiano” ipotizzando il pericolo con pox 25% (e non nella speranza che si giungesse, o si giunga, all’epilogo) di quanto sarebbe potuto accadere nel triennio 2021-23.

Sembra ormai assodato che ci troveremo con a Capo del nuovo Governo l’Illustrissimo Presidente Dott. Mario Draghi, insignito delle onoreficenze di Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, del Gran Collare dell’Ordine dell’Infante Dom Enrique (Portogallo) e della Gran Croce al merito della Repubblica Federale di Germania.

Ovvero, l’Uomo del “whatever it takes” che è attualmente membro senior del “Group of Thirty” ed è stato, tra l’altro, Direttore Generale del tesoro, Governatore della Banca d’Italia e Presidente della BCE.

Credo, senza alcun dubbio, che ad oggi sia praticamente impossibile trovare un nome diverso che possa rassicurare il Mondo nei nostri confronti e far nascere, in casa nostra, le più rosee aspettative. Insomma, un Uomo di fama internazionale, stimato da istituzioni e mercati finanziari.

A questo punto, essendo amante dell’autocritica, non potevo esimermi dal chiedere a me stesso se, relativamente ai mercati, le considerazioni passate potessero essere errate oppure se, ad ogni modo, questo fatto di Draghi (inaspettato nella scelta della persona) non possa comunque, a livello nazionale, cambiare le carte in tavola facendo diventare la nostra Penisola, dopo il “boom economico” evocato da Giuseppe Di Maio nel 2019, una nuova Eldorado.

In effetti le premesse sembrerebbero esserci tutte:
A) Mario Draghi a capo del Governo
B) la tecnologia G5, robotica e nanotecnologia cambieranno le nostre vite in un modo inimmaginabile, come Internet fece a cavallo del secolo
C) sostegno infinito ed illimitato della BCE con lo spread Btp-Bund a livelli “mai visti” (94 punti base).
D) Vaccino trovato e pandemia quasi risolta
E) Dow Jones, Nasdaq, Nikkei, Dax, Bovespa ai massimi storici come se il Covid-19 non fosse mai esistito. Il FTSE-MIB pronto a decollare oltre fascia 24500-25500 punti (in questo caso target fascia 27-30000 punti)

Poi però ho voluto spingermi oltre e ho iniziato ad interrogarmi su altri aspetti e l’immagine della nuova Eldorado ha cominciato ad annebbiarsi.

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1) Domanda fondamentale, indipendentemente dal nome che vogliamo attribuire al Governo nascente (tecnico, ponte, di scopo o quant’altro).
Ma, viste le premesse B-C-D-E perché mai il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, proprio alle soglie della Nuova Eldorado, ha dovuto addirittura “scomodare” un Uomo della levatura di Mario Draghi (vedi punto 2)? Davvero per fronteggiare la pandemia e presentare un piano per il Recovery Fund?

2) Da chi sono stati “guidati” i Governi tecnici passati e perché?
I 3 Governi tecnici nella storia della Repubblica sono stati presieduti da
A) Carlo Azeglio Ciampi (fino ad allora era stato Governatore della Banca d’Italia) dal 28 aprile 1993 al 13 gennaio 1994 durante la crisi avvenuta a seguito degli attacchi allo SME conseguenti al referendum danese e alla riunificazione tedesca

B) Lamberto Dini (fino ad allora era stato Direttore Generale della Banca d’Italia) dal 17 gennaio 1995 all’ 11 gennaio 1996 durante la crisi finanziaria che vedeva l’Italia in recessione ed il debito pubblico ai massimi storici

C) Mario Monti (fino ad allora era stato Presidente della Bocconi e Commissario Europeo con diversi incarichi) dal 16 novambre 2011 al 21 dicembre 2012 durante la crisi dei debiti Sovrani in cui lo spread raggiunse un max di 574 punti (rendimento 7,47%) e per l’Italia si intravedeva la via verso la bancarotta

3) Come si comportò l’indice pricipale nazionale in quei periodi?
A-B) Dai massimi del 1993 al 31 dicembre 1996 l’indice ha avuto una performance di circa l’8% in 4 anni per poi, a fine crisi ed albori Internet, registrare uno straordinario +122% circa nel triennio successivo

C) A gennaio 2010 l’indice quotava circa 24000 punti. A maggio dello stesso anno vennero stanziati 110 Mld. per il salvataggio della Grecia mentre a novembre un piano di sostegno da 85 Mld (55% del PIL) venne garantito all’Irlanda. Alla fine di quel mese vennero toccati i 13950 punti mentre a giugno 2012 si toccarono i minimi a 12568, che funsero da base per la ripartenza ed il ritorno in area 24000 del 2015

Sembrerebbe che dalle domande 1, 2 e 3 si possano riscontrare delle anomalie.

I Governi non politici, a quanto pare, si sono sempre insediati per risolvere dei problemi e, infatti, anche il nostro indice meneghino ha sempre reagito di conseguenza.

Ma ora che problemi ci dovrebbero mai essere (vedi ancora premesse B-C-D-E) con un FTSE-MIB pronto a seguire i passi della nuova Eldorado? E, per l’appunto, perchè Mario Draghi?

A) Internet ci ha messo almeno un decennio per iniziare a cambiare le nostre vite. Nel frattempo molte di quelle aziende (bolla Dot-com) hanno chiuso. Tiscali (MI:TIS) proprio l’8 Febbraio 2000 finiva la giornata a € 896.50 con un +39.8%; il prezzo di collocamento del 27 Ottobre 1999 era di € 46.00. Performance in 3 mesi del 1800% e capitalizzazione giunta a 14 Mld. Il resto è storia.

B) Lo spread Btp-Bund a 94 è ottimo, ma considerandi il nostro rapporto debito/PIL dubito sia un regalo (Unione Bancaria Europea?). I tassi negativi (Covid escluso) non hanno cambiato nulla per la crescita economica. Un esempio: il PIL della Germania 2019 è cresciuto dello 0.6%, il dato più basso rispetto al 2018 e 2017.

C) Il vaccino c’è, ma la fine della pandemia potrebbe arrivare solo nel 2022. Inoltre, Bill Gates già allerta su possibili nuove forme di virus ed epidemie/pandemie (per parlare di questo necessito di un libro).

D) Nonostante i massimi storici di alcune Borse Mondiali, questo rimane il rialzo meno euforico della storia

E) Mario Draghi, in Italia, è certamente una motivazione d’euforia

Infine, per completezza, mi sono chiesto anche cosa ne pensassero alcuni dei maggiori quotidiani stranieri.

1) Il Wall Street Journal titolava “Italy, and Europe, Look to Mario Draghi to Solve Another Crisis”. E poi tra le righe: “Mr. Draghi, a believer in the European project, will try to convince Italians that their problems are homemade”

2) The Guardian: “Enter the Draghi: can 'Super Mario' save Italy as he did the euro?”

3) The Telegraph: “Mario Draghi ushers in the counter-revolution but he can’t save Italy”

4) Die Welt, nell’articolo titolato “Italien retten, die EU prägen – Super-Draghi ist zurück im Zentrum der Macht” (“Salvare l’Italia, plasmare l’EU – Super-Draghi è tornato al centro del potere”) concludeva: “Nel 2020 l'economia italiana si è contratta di quasi il 9% e, poiché il virus continua a imperversare, le prospettive per il prossimo futuro sono cupe. Per tenere sotto controllo questa difficile situazione, Draghi dovrebbe mettere insieme un pacchetto di riforme molto ampio, se non poi anche implementarlo”.

Concesso che all’estero non siamo certamente amati, in ogni caso, quanto sopra condito con domande personali ed eventuali anomalie un po’ stona con l’idea della nuova Eldorado.

Ed allora sono arrivato ad una personale conclusione (dietrologia); o per meglio dire un’ulteriore ipotesi in aggiunta a quelle del Giugno 2020:

non è che, a causa di una scintilla che arriverà da chissà dove, l’Uomo del “Whatever it takes” applicherà questa regola (frase) anche agli Italiani? In questo caso però, se è vero che salverà l’Italia lo è altrettanto che le conseguenze per gli Azionisti della Holding Cittadini SpA potrebbero essere nefaste.

E ricordiamoci, comunque, che senza crescita economica qualsiasi cura rischia nell’80% dei casi di essere parziale o addirittura inutile.

OPERATIVITA’

Premessa: tutto è possibile; quindi non posso escludere che i nuovi Managers abbiano visioni economiche più attuali e fresche delle mie, e pertanto gli utili, il rapporto EBITDA/capitalizzazione, il price/earnings to growth ratio, i debiti ecc… non abbiano più il significato di una volta o siano stati aggiornati diversamente.

In effetti in questo ultimo periodo abbiamo assistito a tutto e di più!

Tassi obbligazionari negativi (io ci vedo un rischio pauroso) che sembrano una panacea per i prossimi 100 anni

Il prezzo del petrolio WTI andare sottozero (meno $ 37,63) e perdere il 305% in un giorno!! Per poi, qualche seduta successiva, essere ancora a $ 20,00 fino a toccare $ 58.00 di ieri. Pensare che c’è anche chi riesce a trovare una spiegazione logica a questo!
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Aziende che (2020 compreso -al 3Q-) chiudono bilanci in perdita e le cui ultime performance sono da capogiro (ne cito alcune); Stratasys (+230% in 3 mesi) – 3D Systems (+580% in 3 mesi) – Sundial Growers (+420% in 3 mesi) – Materialise (+270% in un anno. Unica con bilanci anche positivi) – NIO (+1300% in un anno) ecc… Certo, le aspettative sono rosee, però...

Ma sono pienamente consapevole che il prezzo, in effetti, è sempre una cosa astratta il cui valore cambia continuamente sia in base a domanda ed offerta e sia in base ad interessi e bisogni personali.

Ciò detto, nonostante la conferma di Draghi potrebbe dare ulteriore slancio alle quotazioni, non riesco proprio a cambiare la mia visione short e pertanto il “consiglio” è quello di mantenere le posizioni in essere, come segue:

FTSE-MIB - Short con 2 posizioni e pmc a 20200 (meno 16,00% circa) -ETC x3 (ora pmc 2.77 e meno 43% circa). Primo target area 18500 (90% pox). In caso di allunghi si vedrà dove poter triplicare posizione. Al contrario, la rottura dei 20600 dovrebbe confermare l’inizio di una fase di debolezza che potrebbe durare a lungo. Nessuno Stop Loss

PRYSMIAN (MI:PRY) - Short con 3 posizioni e pmc a 23.50 (meno 21.00% circa). Nessuno stop loss

NASDAQ – Ieri si è provveduto a raddoppiare posizione a 13650 punti. Pertanto Short con 2 posizioni e pmc a 12400 (ora -10% circa) – ETCx3 a pmc 71.00 (ora meno 32% circa). Primo target area 10000 punti (70% pox). Secondo target fascia 8000-7500 (55% pox). Nerssuno Stop Loss

RUBRICA “INVESTIMENTO A TEMPO DETERMINATO”

JUVENTUS (MI:JUVE) – Purtroppo i diversi tentativi di superare area 0.850, la cui rottura avrebbe dato vigore al titolo per raggiungere il target prefissato a 1.060, non hanno avuto l’esito voluto. L’operazione, per l’articolo, si è chiusa a scadenza (29 Gennaio) al prezzo di 0.770 (-5.86%).
Mantenendo lo stop loss a 0.7480 si potrebbe tenere la posizione in quanto il movimento è ancora valido, nonostante il target non sia stato raggiunto nei tempi prestabiliti

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