Una Russia egocentrica e annoiata rende mercato del greggio perfetto per gli orsi

 | 25.02.2020 16:53

La Russia avrebbe potuto dire sì alle proposte dell’OPEC ma l’autoconservazione, l’interesse per un guadagno a lungo termine e l’indignazione per le sanzioni del Presidente Donald Trump si sono messe in mezzo. E ora, fino a quando non si risolverà la situazione, il paese dovrà pagare lo scotto della sua decisione, con prezzi del greggio deboli e l’accusa di aver messo i suoi alleati OPEC nella stessa difficile situazione.

A meno che non ci sia un cambio di posizione entro la prossima settimana, il rifiuto della Russia di arrendersi al vertice anticipato ed ai tagli alla produzione richiesti in risposta alla crisi del coronavirus potrebbe significare la fine dei suoi alleati dell’OPEC+, la versione allargata dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio controllata dall’Arabia Saudita.