Una valutazione delle opportunità nel settore dell’oro

 | 26.09.2023 16:28

La scorsa settimana mi trovavo nella splendida Colorado Springs per partecipare al 35° Forum annuale di Denver XAU/USD, dove il sentimento per tutto ciò che riguarda l’oro era cautamente ottimista.

Molti dei relatori e dei partecipanti si sono mostrati ottimisti nei confronti del metallo fisico, sottolineando la capacità di resistenza dell’oro di fronte a un dollaro USA molto forte e a rendimenti elevati da molti anni. Quando la Federal Reserve inizierà a ridurre i tassi e il valore del biglietto verde si ridurrà rispetto alle altre valute, credo che per l’oro denominato in dollari sarà davvero il momento di brillare, come sta accadendo in molti paesi come Argentina, Giappone, Cina, Sudafrica e altri ancora.

L’investimento in oro e in titoli minerari auriferi è un’altra cosa. Secondo i dati di Bloomberg, il totale delle partecipazioni note negli ETF sull’oro fisico è attualmente di poco inferiore a 89 milioni di once, in calo rispetto ai circa 106 milioni di once dell’aprile 2023.

Anche l’appetito degli investitori per le miniere d’oro junior - quelle che producono meno di 1 milione di once all’anno - è stato contenuto, nonostante gli esploratori e i produttori a piccola capitalizzazione abbiano una maggiore leva operativa e un margine di guadagno superiore all’aumento dei prezzi dell’oro. Nel grafico sottostante, si può notare che MVIS Global Junior Gold Miners TR Net ha sovraperformato i senior - a volte in misura notevole - quando i prezzi dell’oro erano in rialzo, sebbene anche i junior abbiano registrato minimi più bassi quando il metallo giallo era sotto pressione.