Roy Reale | 26.03.2015 11:14
Come recita l’inno USA, gli americani si considerano gli abitanti della “terra dei liberi”.
Eppure sono resi schiavi del debito come quasi nessun altro paese sulla terra: tra la popolazione un pesante carico d’indebitamento è normale a tutti i livelli.
Secondo quanto pubblicato dalla FED il debito delle famiglie americane nel quarto trimestre del 2014 è spaventoso.
Il cosiddetto debito “non-housing”, ovvero non contratto per accensione di mutui ipotecari, ha raggiunto i 117 miliardi di dollari. In tutto il 2014 è pari a 306 miliardi di dollari.
Dopo sei anni di crisi finanziaria il totale del debito “non-housing” (comprendente quindi il debito contratto dagli studenti per le rette universitarie, leasing per acquisto di autovetture, debito a fronte di carte di credito “revolving” e altre tipologie di prestito) ha raggiunto lo stratosferico ammontare di 3.150 miliardi di dollari a fine 2014.
Se teniamo in considerazione il debito totale privato (ovvero sommando al debito “non-housing” il debito per l’accensione di mutui impotecari – “mortgage”), l’indebitamento USA a fine 2013 raggiunge l’astronomica cifra di 11.800 miliardi di dollari (nel 2008, alla vigilia del collasso della Lehman Brothers, a causa della crisi dei mutui subprime la cifra raggiungeva il suo massimo a 12.700 miliardi di dollari, grafico sotto).
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