Usd/Jpy in fase di consolidamento

 | 29.09.2014 07:17

Trend weekly rialzista dal 31.08.2014
Trend daily rialzista dal 21.05.2014

Nel paese del sol levante, l'inflazione “core” è rallentata al 3,1% a/a a fronte del 3,2% atteso nel mese di agosto. Il mercato ha anticipato qualche rallentamento, ma il ritmo di tale dato è stato leggermente più veloce del previsto. In realtà, quest’ulteriore dato negativo potrebbe fornire altri elementi alla banca centrale nipponica per un ulteriore allentamento. Buona parte degli addetti ai lavori, sono convinti che la disinflazione durerà fino ad ottobre prima di puntare più in alto. L’effetto di squilibrio per lo yen è pertanto limitato, inoltre è stata notata la mancanza di domanda verso porti sicuri. Una maggiore debolezza per la valuta giapponese è stata notata da quando il ministro del lavoro Shiozaki ha dichiarato che punterà sulle riforme del fondo di investimento di pensione del governo prima della revisione necessaria della legge. Dal punto di vista tecnico – grafico, la majorUSD/JPY si muove sempre all’interno dell’area di vendita tra 108,70 – 109,30, da quanto già analizzato nelle scorse sedute, la coppia non riesce più nella sua “performance” che durava da un bel po’ di sedute, ovvero nell’aggiornamento dei massimi daily. Tale fasce di stop verso nuovi massimi, può essere identificata come una classica fase di distribuzione – consolidamento che precede l’inizio di un impulso ribassista. Di solito quando siamo in presenza di queste fasi, coloro che movimentano il mercato, ovvero gli investitori istituzionali iniziano a liquidare a poco alla volta le loro posizioni di acquisto. L’unico problema è che bisogna fare molta attenzione alle false rotture, messe proprio in campo dagli insider. Al momento la vision sia su time frame settimanale che giornaliero resta rialzista, ma non escludo, soprattutto dalle informazioni delle ultime candele giornaliere, un movimento contrarian il quale potrebbe essere o una semplice fase di correzione oppure una vero e proprio cambio di trend. Resto sempre dell’idea che un possibile ingresso in vendita sulla major sarà condizionato necessariamente da una chiusura al di sotto di 108,20, minimo della candela del 23 settembre.