Vertice OPEC: 3 potenziali esiti e possibili implicazioni per i mercati del greggi

 | 05.12.2019 16:21

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 05.12.2019

Con il vertice di dicembre dell’OPEC e dell’OPEC+ in corso a Vienna, ecco tre potenziali esiti:

1. Maggiori tagli alla produzione

Ben prima di arrivare a Vienna, il ministro del petrolio iracheno aveva proposto che l’OPEC prendesse in considerazione un aumento dei tagli alla produzione di 400.000 barili al giorno. Il motivo, secondo l’Iraq, è che l’attuale taglio di 1,2 milioni di barili al giorno non è sufficiente, data la prevista debolezza della domanda nel primo semestre del 2020.

Tuttavia, dal momento che numerosi membri chiave dell’OPEC non sono riusciti a tagliare la produzione in linea con le quote attuali (proprio l’Iraq è un noto sovra-produttore), il supporto per un aumento dei tagli sarà difficile da ottenere. Non c’è alcuna aspettativa che l’Iraq rispetti dei tagli maggiori e, sebbene non sia stato detto esplicitamente, è chiaro che Arabia Saudita ed EAU dovranno probabilmente accollarsi la maggior parte dei tagli aggiuntivi.

Il ministro del petrolio iracheno è sembrato consapevole di questa situazione quando si è in seguito tirato indietro dal sostegno all’idea di tagli maggiori, dopo un incontro con i ministri del petrolio di Kuwait ed EAU a Vienna ieri.

Di fatti, è poco probabile che il greggio abbia guadagnato molto terreno per via di queste parole, in quanto la maggior parte dell’aumento di prezzo di ieri è attribuibile alle notizie positive sul fronte dell’accordo commerciale USA-Cina. Tuttavia, ci sono ancora alcuni analisti dell’idea che l’OPEC debba effettuare tagli maggiori della produzione per gestire un potenziale esubero di scorte nella prima metà del 2020.