La Casa Bianca parla di nuovo stimolo, il dollaro USA resta sotto pressione

 | 23.06.2020 09:12

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 22 giugno 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Il dollaro USA ha iniziato questa nuova settimana di scambi in calo contro le altre principali valute. Le vendite di case esistenti sono scese più del previsto a maggio, registrando il maggiore calo su base annua dal 2010. Nonostante i tassi di interesse siano davvero bassi, la debolezza del mercato immobiliare non ci sorprende visto che il tasso di disoccupazione  a doppia cifra scoraggia gli americani nell’acquisto di una nuova casa. Il mercato immobiliare potrebbe vivere una delle riprese più lente in assoluto e i dati continuano a mostrarlo. Detto ciò, altri settori dell’economia si stanno riprendendo più velocemente. Anche i rendimenti dei titoli del Tesoro sono scesi, alimentando la pressione sul biglietto verde, mentre la mancanza di altri cali nei titoli ha aiutato le valute ad alto beta.

Questa settimana ci sono due cose davvero importanti da seguire – il numero dei nuovi casi di COVID-19 e gli aggiornamenti sull’estensione dei sussidi di disoccupazione USA o su un ulteriore stimolo. Oggi la Casa Bianca ha dichiarato che si sta delineando un nuovo piano di stimolo da oltre 1 trilione di dollari. Si è parlato di un secondo assegno o di altre misure per la ripresa dal coronavirus e, secondo l’ultimo annuncio, il piano potrebbe comprendere delle proroghe all’indennità di disoccupazione e degli incentivi per le riassunzioni. Mentre la scadenza dal 31 luglio si avvicina, le discussioni saranno sempre più accese. Secondo l’OMS, la giornata di domenica ha visto il maggiore aumento di casi di COVID-19 in tutto il mondo. Negli USA, in Arizona e Florida è stato riportato un numero minore di nuovi casi e se il trend dovesse continuare così, i timori di una seconda ondata scenderanno, alimentando ulteriori rialzi per valute e titoli.

Il dollaro neozelandese e quello australiano sono state le valute che hanno approfittato maggiormente della debolezza del dollaro. Questo in parte grazie all’ottimismo sul controllo dell’epidemia in Cina, con soli 9 nuovi casi a Pechino questa domenica. Inoltre, la Reserve Bank of New Zealand si riunirà domani e, visto il successo del paese nella lotta al COVID-19 e la cancellazione delle misure di distanziamento sociale, ci aspettiamo ottimismo dalla banca centrale. Il miglioramento del settore dei servizi e di quello manifatturiero dovrebbe sostenere la fiducia della banca centrale, ma la crescita del PIL è stata negativa nel primo trimestre. E mentre il paese è sulla via della ripresa, potrebbero restare delle incertezze. Anche il dollaro canadese ha beneficiato dell’impennata del rischio nonostante i dati deboli di venerdì sulle vendite al dettaglio.

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Anche euro e sterlina saranno sotto i riflettori questo martedì, in attesa dei dati PMI. Dopo quattro giorni consecutivi in calo, la sterlina è risalita dopo che nel Regno Unito è stato registrato il numero minore di casi da marzo. I dati di venerdì sulle vendite al dettaglio sono stati migliori del previsto e i dialoghi sulla Brexit sembrano scongelarsi. Regno Unito e zona euro dovrebbero andare meglio visto l’allentamento delle restrizioni. A differenza di altre parti del mondo, la curva nel Regno Unito e nella zona euro è rimasta relativamente piatta.

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