Zinco : La questione iraniana e la direzione del metallo

 | 10.05.2018 14:47

La questione geopolitica non è delle migliori in questo momento e forse non lo sarà mai. Ma ciò che ci aspetta nel medio termine è tutt’altro che tranquillo e coinvolge più o meno tutto il settore dei metalli.

Il prezzo dello Zinco è rimasto sotto pressione a causa dell'aumento delle scorte, ma il mercato è in attesa di nuovo notizie dalla Cina, dove è probabile che vi sia un arbitraggio sulle importazioni.

In Europa, i premi dello zinco (LME) sono risultati deboli a seguito dell'ampia offerta e della scarsa domanda aggiuntiva da parte degli utenti finali che continuano a essere ben coperti da contratti a lungo termine.

I prezzi del Future Zinco ( CFD ) al momento galleggiano in 3100 dollari.
Il mercato è ancora cauto a causa delle preoccupazioni di approvvigionamento iraniane.

Le iniziative di politica estera degli Stati Uniti nei confronti dell’Iran e della Russia lasciano gli operatori internazionali nella totale incertezza operativa.

Ricordiamo che l’Iran ha la più grande riserva di zinco al mondo ed è la seconda più grande riserva di rame dopo il Cile. Le riserve di zinco estratte, pari a 5,1 milioni di tonnellate rappresentano lo 0,5% del totale di riserve del paese iraniano.

E pensare che lo sviluppo di progetti in Iran insieme all’UE in particolar modo, doveva essere visto come un progetto di medio periodo, considerando una piena espansione di almeno 10-15 anni.

Questa operazione doveva consentire anche la sostituzione di miniere al momento economicamente non redditizie, spostando l’asse commerciale al centro di due aree industrialmente attive, ovvero Europa e Cina. In queste ore, l’Unione Europea sembra smarcarsi dall’azione americana nei confronti dell’Iran, considerando il fatto che tutti gli accordi stipulati prevedevano una particolare crescita comune.

Solo la pura speculazione, si manifesterà dal punto di vista emotivo ad ogni commento degli attori politici.

Analizzando il quadro grafico del Future Zinco (CFD) su scala mensile, i prezzi danno l’impressione di aver anticipato le scorribande di tipo politico nei 3 mesi precedenti.
I prezzi hanno raggiunto il minimo relativo a quota 2970 per poi rimbalzare.
Attualmente il rimbalzo non è corposo, la candela attuale crea l’ombra ( ovvero un riassorbimento delle vendite in questo caso ) ma la prospettiva nel mese di maggio è che il Future possa raggiungere le seguenti resistenze 3211/3284/3354.

Scenario inverso, la rottura al ribasso dei prezzi del supporto 2930 creerebbe un’accelerazione ribassista verso le aree di supporto 2778/2525/2272.
Quest’ultimo scenario descritto nel mese di maggio è altamente improbabile. Sarà analizzato in futuro.

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