6 miti sull’investimento da dimenticare

6 miti sull’investimento da dimenticare

Dentro Investing  | 17.06.2019 14:10

6 miti sull’investimento da dimenticare

Non c’è investitore che non si sia imbattuto in almeno uno dei miti sull’investimento da quando ha cominciato la sua avventura nel settore.

Questi miti possono essere minori o avere un impatto limitato sul vostro operato, ma alcuni possono seriamente ostacolare dei buoni investimenti e costarvi una somma considerevole a lungo termine.

Insieme a Clement Thibault abbiamo cercato di sfatare alcuni dei miti più comuni in circolazione e speriamo di salvarvi dal prendere decisioni sbagliate basate su cattive informazioni.

Investimenti

  1. Compagnie popolari significano buoni titoli
    La popolarità non garantisce il successo né la crescita. Molte compagnie popolari hanno cattivi titoli azionari, che soffrono per una quotazione troppo alta, che vedono una breve impennata del prezzo per il battage pubblicitario, ecc... Ad esempio, General Electric era uno dei titoli più famosi sul mercato ma, negli ultimi due anni, ha perso oltre il 66% del suo valore azionario.

  2. Le commissioni di investimento sono trascurabili
    No, non è vero: vanno a sommarsi. All’inizio, può sembrare che non sia molto ma, nel tempo, le commissioni finiranno per costarvi migliaia e migliaia di dollari. La differenza tra commissioni annue dell’1% e del 3%, calcolate su una somma iniziale di 100.000 dollari ad un tasso di crescita del 7% in 30 anni è pari a 305.257 dollari contro 563.079 dollari. Si tratta di 257.822 dollari persi, quasi metà dei profitti.

  3. Esistono cose come “investimenti senza rischi” o “ritorni garantiti”
    Se qualcuno vi offre un “investimento senza rischi”, scappate a gambe levate. Tutti gli investimenti comportano un certo rischio e solo un truffatore vi farebbe una promessa tanto sospetta. Se volete minimizzare i rischi, dedicate tempo alla valutazione del rischio e assicuratevi di avere sempre una strategia di uscita. Lo stesso vale per i “ritorni garantiti”: nessuno conosce il futuro e quindi non si possono garantire dei ritorni. 3. Una buona regola generale è: “se sembra troppo bello per essere vero, di solito non lo è”.

  4. Siete troppo giovani/vecchi per cominciare a investire
    Se pensate “ho 40 anni, ormai è tardi per cominciare a investire” o “ho solo 20 anni, c’è tempo”, vi sbagliate. Potete cominciare ad investire a qualunque età, se avete il capitale. Sebbene sia vero che prima si comincia e maggiori sono le possibilità di fare dei bei profitti, sono più alti anche i rischi. Non lasciate che l’età sia un ostacolo, assicuratevi soltanto di fare una due diligence.

  5. Analisi e ricerche sono le cose più importanti
    Ok, sono importantissime, ma sapete cosa è ancora più importante? La gestione del rischio! Assicuratevi che nessuna delle posizioni che prendete possa rovinare il vostro portafoglio, preparate una strategia di uscita per ciascuna posizione e restate aggiornati su quello che succede sul mercato.

  6. Serve molto denaro per investire
    No. Un interesse composto in 40 anni può far arricchire chiunque! Se aveste investito 225 dollari su 10 azioni di McDonalds nel 1965, ora avreste 1,36 milioni di dollari di azioni. Se aveste comprato 1.700 dollari di azioni di Starbucks nel 1992, ora ne avreste circa 429.000 dollari.

Di quali altri miti sull’investimento pensate che le persone debbano essere a conoscenza per evitarli? Scrivetecelo nei commenti.

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