Gli investitori chiedono, Clement risponde #4

Gli investitori chiedono, Clement risponde #4

Dentro Investing  | 14.06.2019 15:20

Gli investitori chiedono, Clement risponde #4

Questa settimana abbiamo ricevuto delle domande molto interessanti da parte dei nostri investitori: vogliono sapere con quale frequenza Clement apporta delle modifiche al suo portafoglio, cosa consiglia per saperne di più sui mercati azionari (oltre ai libri) e come valutare una compagnia prima dell’offerta pubblica iniziale (IPO).

Come valutare una compagnia prima dell’IPO?

Bella domanda, soprattutto ora che Airbnb, Uber ed altre grandi compagnie hanno intenzione di lanciare presto un’IPO.

Innanzitutto, cominciamo col dire che investire su un’IPO è più rischioso rispetto agli altri titoli azionari, perché ci sono spesso poche informazioni disponibili e una possibile asimmetria delle informazioni, con qualche persona “bene informata” che sa cose che gli investitori ordinari non sanno, ponendo questi ultimi in svantaggio.

Se comunque volete avventurarvi nelle IPO (che sono uno dei miei investimenti preferiti), è sufficiente analizzare il modulo S-1 che le compagnie devono presentare alla SEC prima di emettere le azioni. Si trova cercando su Google “modulo S-1 ‘nome della compagnia’”.

Questo modulo vi dirà quasi tutto quello che vi serve sapere per avere un’idea della reale quotazione della compagnia: ricavi, profitti, crescita negli ultimi anni, principali rischi per la compagnia, e sostanzialmente, tutte le informazioni finanziarie disponibili sulla compagnia.

A questo punto, ovviamente, dovrete sapere come analizzare un conto economico, un bilancio e i flussi di cassa. Se non avete familiarità con questi termini, prendetevi un attimo per informarvi e magari esercitare le vostre qualità di valutazione fondamentali prima di lanciarvi nella prossima IPO.

Le IPO sono investimenti straordinari ma rischiosi. Spesso trovo che le differenze tra la quotazione iniziale sul mercato azionario e la quotazione vera siano un buon modo per ottenere dei ritorni.

Ogni quanto modifichi il tuo portafoglio di investimenti?

Quando si investe sui mercati azionari, bisogna avere un motivo per entrare e un motivo per uscire.

Abbiamo tutti dei criteri tramite cui valutiamo le compagnie. Qualcuno cerca compagnie poco costose, altri puntano ad una crescita esplosiva. Ma tutti abbiamo un’idea di cosa costituisca un potenziale investimento.

Si aggiungono posizioni quando si sente di aver trovato una nuova opportunità che risponde ai propri standard. A volte ne apro un paio in una settimana per poi non fare assolutamente niente quella successiva.

Lo stesso vale per quanto riguarda chiudere le posizioni. Quando apriamo una posizione, abbiamo una tesi di investimento. Riteniamo che il valore salirà, o scenderà, e fissiamo un prezzo obiettivo che crediamo rispecchi il vero valore della compagnia. Abbandoniamo tutto una volta raggiunto il potenziale o quando non crediamo più che la nostra tesi si realizzerà. Anche in questo caso, alcune settimane sono ricche di azione mentre altre le trascorro semplicemente aspettando che il Sig. Mercato faccia il suo lavoro.

Sostanzialmente, la frequenza con cui si aggiungono e chiudono posizioni dipende dal mercato. Bisogna prendere quello che dà il mercato e non forzare un investimento.

Direi che, in media, più transazioni si fanno, più commissioni intaccheranno il capitale e più difficile sarà avere un profitto netto sull’investimento, quindi fate trading saggiamente!

So che consigli i libri, ma in quale altro modo posso saperne di più sulle borse?

Allora, per me, i libri sono la risorsa numero 1 per imparare. Forniscono tutta la conoscenza tecnica necessaria per cominciare ad esplorare il mondo degli investimenti. Questa è la mia lista personale.

Una volta acquisita la “lingua” degli investimenti, si può cominciare ad interagire con gli altri investitori. Entrate in una community, incontrate altri investitori e create discussioni su Twitter, Quora o Investing.com.. Scoprirete che c’è sempre tanto ancora da imparare dall’esperienza di altre persone.

Dovreste anche aprire un conto di intermediazione. Potete scegliere di cominciare con denaro finto, giusto per avere un’idea di come funzionano le cose ed evitare di perdere soldi reali mentre imparate i rudimenti.

Alla fine, per comprendere veramente il mercato azionario, dovrete aprire un conto reale, con denaro reale. Una volta fatto, sarete esposti all’aspetto psicologico degli investimenti, che è forse l’aspetto più difficile da padroneggiare.

Prendetevi il tempo che vi serve, non c’è fretta. Investire con successo richiede tempo e dedizione, come tutto nella vita. La padronanza del mercato azionario è estremamente difficile da raggiungere, ma il cammino è pieno di momenti che ne fanno valere la pena.

Se avete altre domande che vorreste porre a Clement, scrivetele nei commenti sotto o inviatele direttamente a lui su Twitter  - @ClemThibault.

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