Aziende europee invitano Ue a cautela in revisione mercato energia

Reuters

Pubblicato 17.02.2023 18:15

BRUXELLES/PARIGI (Reuters) - Quattordici aziende energetiche hanno sollecitato l'Unione europea ad agire con "cautela" nell'imminente revisione del mercato dell'elettricità, proponendo modifiche limitate invece di cambiamenti radicali.

La Commissione europea sta elaborando una revisione delle regole del mercato dell'elettricità Ue, con l'obiettivo di proteggere le bollette dei consumatori da impennate dei prezzi dei combustibili fossili come quelle innescate lo scorso anno dai tagli alle forniture di gas russo.

In una lettera inviata questa settimana alla Commissione, aziende tra cui Iberdrola, RWE, Engie, Orsted, Fortum, Enel (BIT:ENEI) e Uniper hanno sollecitato Bruxelles a concentrarsi su riforme che promuoveranno massicci investimenti nelle energie rinnovabili, nella generazione a basse emissioni di carbonio e nel risparmio energetico.

"Questa riforma del mercato dell'elettricità deve essere gestita con cautela, in quanto rischia di creare una frammentazione del mercato interno dell'energia", si legge nella lettera, pubblicata dalla utility svedese Vattenfall, uno dei firmatari.

Le aziende appoggiano l'idea suggerita dalla Commissione di incentivare un maggior numero di contratti di acquisto di energia elettrica e di contratti per differenza (CfD) - tipi di contratti di energia a lungo termine e a prezzo fisso che mirano a garantire un flusso di ricavi per i progetti di energia rinnovabile e offrire ai consumatori prezzi più prevedibili.

Tuttavia, le società sottolineano come tali misure devono rimanere volontarie e non essere imposte ai produttori. I mercati dell'elettricità a breve termine - aggiungono - potrebbero essere migliorati, ma non dovrebbero essere eliminati.

La loro lettera è sostanzialmente in linea con la posizione di sette Stati membri dell'Unione europea, tra cui Germania e Danimarca, che questa settimana hanno chiesto a Bruxelles di non affrettare le grandi riforme del mercato dell'energia elettrica e di concentrarsi invece su cambiamenti limitati che possano incentivare gli investimenti nell'energia verde.

Come questi Paesi, le società energetiche si oppongono all'idea di estendere le misure di emergenza imposte dall'Ue lo scorso anno per far fronte alla crisi energetica, tra cui un piano per recuperare i ricavi extra delle centrali elettriche.