Gas, le big europee aprono conto in rubli. Eni "ci pensa"

Investing.com

Pubblicato 17.05.2022 10:08

Aggiornato 17.05.2022 11:48

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Prezzi del gas europeo ICE Dutch TTF in calo questo martedì dopo che la Commissione europea ha precisato che le aziende dell'Unione europea possono pagare il gas russo in rubli senza aggirare le sanzioni contro Mosca. 

A fronte delle nuove linee guida della Commissione Ue, richieste più volte dopo lo stop russo ai flussi di gas verso Polonia e Bulgaria, sempre più imprese europee stanno avviando l'iter per aprire un conto presso Gazprombank e continuare ad importare beni energetici da Mosca.

Fonti citate da Reuters hanno affermato che Eni (BIT:ENI) avrebbe avviato questa settimana le procedure necessarie per "non violare i contratti che regolano le forniture russe" anche in vista della scadenza del 20 maggio. Secondo un portavoce del cane a sei zampe, la società "sta tuttora svolgendo le proprie valutazioni" e al momento "non ha avviato la procedura di apertura dei due conti", ma si tratterebbe solo di valutazioni tecniche e non di principio. 

Francia e Germania si sono già portate avanti. Engie (EPA:ENGIE), il gruppo francese dell'energia, ha già fatto sapere di essere in trattativa con Gazprom per "modificare le modalità di pagamento delle forniture di gas russo", mentre la tedesca RWE (ETR:RWEG) ha dichiarato di "aver aperto un conto in Russia per effettuare pagamenti in euro per la fornitura di gas", preparandosi a "soddisfare le richieste russe di un nuovo schema di pagamento e agendo in conformità con i requisiti europei e tedeschi".

Le nuove linee guida di Bruxelles  

Confermando quanto reso noto alla fine di aprile, la Commissione Ue dichiarato che le sanzioni "non impediscono" l'apertura di un conto presso Gazprombank e che le società possono pagare il gas russo a patto che la transazione venga effettuata e poi dichiarata in euro o dollari. 

Secondo la nuova guidance di Bruxelles, le compagnie dovranno poi rilasciare una dichiarazione in cui si mette nero su bianco che il pagamento in euro o dollari "solleva definitivamente l'operatore economico dagli obblighi di pagamento previsti da tali contratti, senza ulteriori azioni previste per quanto riguarda il pagamento".

Una volta depositata la somma, la banca russa provvederà nel cambio in rubli, ma l'operazione di Gazprombank verrà considerata dall'Ue come "una procedura interna" russa e quindi estranea alla giurisdizione europea. 

Diversi leader Ue, in particolare quelli più dipendenti dall'energia russa, hanno fatto sapere nei giorni scorsi che questo quadro normativo non aggira il contesto sanzionatorio imposto alla Russia dai Paesi occidentali a seguito dell'invasione dell'Ucraina. 

"Nella misura in cui ci sono stati canali di comunicazione con le aziende russe e con Gazprom, sembra che la situazione sia stata chiarita", ha detto il ministro dell'Economia tedesco Habeck, mentre il premier Draghi in visita a Washington ha precisato di "non vedere alcun problema" in termini di interruzione delle forniture o di violazione del quadro sanzionatorio. 

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