Investing.com | Autore Necdet Erginsoy
Pubblicato 28.03.2024 14:25
A cura di Nitesh Shah, Head of Commodities and Macroeconomic Research, WisdomTree Europe
Alle 22.15 (ora del Regno Unito) del 20 marzo 2024, subito dopo la riunione dell'Open Market Committee della Federal Reserve (Fed), l'oro ha raggiunto un nuovo massimo intraday di 2.220 USD/oncia. La Fed ha ribadito che, per quest'anno, si prevedono tre tagli dei tassi di 25 punti base, nonostante l’aumento delle proiezioni di crescita economica e, seppur marginale, delle previsioni sull'inflazione core. Inoltre, i rendimenti obbligazionari sono scesi dal 4,32% (poco prima dell'annuncio della Fed) al 4,27% a fine giornata. Il paniere denominato in dollari statunitensi si è deprezzato da 104,1 a 103,3 nello stesso lasso di tempo. Questi rappresentano tutti fattori positivi per l'oro. Se, attenendosi al piano che prevede tre tagli, la Fed stesse commettendo un errore politico (nonostante un'economia più rosea), l'oro dovrebbe beneficiarne ulteriormente in quanto copertura contro gli esiti negativi.
Il precedente massimo storico, pari a 2.195 USD/oncia, raggiunto l'8 marzo 2024, sembrava essere stato guidato da un forte aumento del numero di posizioni speculative long nei mercati dei future sull'oro. Sebbene, in termini assoluti, il numero di posizioni long rimanga ancora inferiore rispetto a quello di gennaio 2024, è evidente che il sentiment degli investitori istituzionali nei confronti dell'oro, almeno nel mercato dei future, ha subito una notevole inversione di tendenza.
Non abbiamo ancora assistito a una ripresa significativa dei flussi globali degli ETP (exchange-traded product) verso l'oro. Tuttavia, secondo il World Gold Council, per tre mesi consecutivi si sono registrati afflussi negli ETP cinesi, portando la massa gestita totale di tali fondi a un livello record di 31 miliardi di RMB alla fine di febbraio 2024. L'aumento della lunghezza speculativa nel mercato dei future e la domanda di ETP cinesi potrebbero favorire l’appetito degli investitori istituzionali globali. Con le obbligazioni che, rispetto alla seconda metà del 2023, non appaiono più così convenienti, l'oro potrebbe tornare nel mirino degli investitori alla ricerca di coperture difensive.
Tra l'8 e il 20 marzo, l'oro ha accusato una lieve flessione, in quanto la convinzione del mercato in merito al taglio dei tassi a giugno ha vacillato. Una lettura dell'inflazione al consumo e alla produzione più forte del previsto per il mese di febbraio ha spinto il mercato a rimettere in discussione le probabilità che la Fed abbia il sostegno necessario per allentare la politica. Il 19 marzo, la possibilità di un taglio dei tassi a giugno 2024 è scesa al 61%, ovvero il livello più basso da novembre 2023.
Il deprezzamento del dollaro statunitense rispetto all'euro a febbraio e all'inizio del mese successivo ha certamente favorito l'oro, ma non spiega l'entità dei suoi guadagni di inizio marzo. Fino alla riunione della Fed del 20 marzo, la maggiore convinzione del mercato in merito a un taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea a giugno, rispetto alla Fed, aveva determinato l'apprezzamento del dollaro statunitense; la rotta, però, si è nuovamente invertita.
La Banca Popolare della Cina (PBoC) ha annunciato l'acquisto di 12 tonnellate d'oro a febbraio, registrando 16 mesi consecutivi di acquisti e portando le sue riserve totali a oltre 2.257 tonnellate. Nel corso dei 16 mesi, la Cina si è affermata come il Paese la cui banca centrale ha effettuato i maggiori acquisti di oro (per un totale di 309 tonnellate). Tuttavia, con circa il 4,3% delle riserve in valuta estera totali, possiede relativamente meno oro rispetto a Stati Uniti (69,7%), Germania (69,0%), Francia (66,8%) o Russia (26,2%). Se l'obiettivo del Paese è quello di diversificare i suoi asset in valuta estera abbandonando quelle del G7, potrebbe continuare ad acquistare tali volumi d'oro per un periodo di tempo considerevole, senza comunque raggiungere percentuali paragonabili a quelle delle altre principali banche centrali.
Oltre alla già citata domanda di oro delle banche centrali e degli ETP, in Cina quella al dettaglio è stata particolarmente forte nei primi mesi dell'anno. Il periodo del Capodanno lunare dà una spinta stagionale agli acquisti di oro nel Paese. L'anno del Drago, di grande auspicio, e la relativa campagna di marketing, hanno reso quello attuale un anno eccezionale.
La forte domanda ha fatto lievitare i premi dell'oro in Cina. Tuttavia, questi sono nuovamente diminuiti con il termine della stagione festiva e i prezzi di Londra hanno raggiunto un nuovo massimo.
Una domanda fondamentale che molti investitori si pongono è se l'oro sia sopravvalutato. Il nostro modello indica che l'oro si trova, di fatto, ampiamente al fair value e che, semmai, è marginalmente sottovalutato; lo stesso riporterebbe infatti un guadagno del 12,8% su base annua rispetto a un guadagno effettivo del 12,0% (ipotizzando un'inflazione CPI pari al 3% nel mese di marzo, un valore che non è ancora stato confermato).
Scritto da: Investing.com
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