Greggio, Brent supera 88 dollari su nuovi timori offerta

Reuters

Pubblicato 02.04.2024 13:28

LONDRA (Reuters) - Il Brent scambia sopra agli 88 dollari il barile per la prima volta da ottobre a causa delle nuove minacce alle forniture dopo gli ultimi attacchi ucraini alle strutture energetiche russe e l'escalation del conflitto in Medio Oriente.

Intorno alle 12,00, i futures sul Brent per la scadenza di giugno sono in rialzo di 1,57 dollari, o l'1,8%, a 88,99 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) su maggio salgono di 1,62 dollari, o circa l'1,9%, a 85,31 dollari.

L'Ucraina ha colpito una delle più grandi raffinerie russe con un drone a 1.300 km dalle linee del fronte in Ucraina, che la Russia aveva inizialmente detto di aver respinto.

Un'analisi Reuters delle immagini che mostrano l'impatto dell'attacco suggerisce che sia stata colpita l'unità primaria di raffinazione del petrolio della raffineria, che rappresenta circa la metà della capacità produttiva annuale totale dell'impianto, pari a 340.000 barili al giorno (bpd).

In Medio Oriente, intanto, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha detto che l'Iran risponderà al presunto attacco aereo israeliano contro il suo consolato nella capitale siriana Damasco.

I mercati guardano anche alla riunione di domani dell'Opec+, che rivedrà l'attuazione dei tagli alla produzione di petrolio.

I Paesi membri dovrebbero mantenere gli attuali tagli volontari alla produzione di 2,2 milioni di bpd fino alla fine del secondo trimestre. La produzione dell'Opec è scesa il mese scorso di 50.000 bpd, segnale che i tagli volontari stanno avendo effetto.