Greggio, in calo oltre 2%, tagli prezzi sauditi bilanciano timori Medio Oriente

Reuters

Pubblicato 08.01.2024 12:36

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio cedono oltre il 2% sulla scia dei forti tagli dei prezzi da parte dell'Arabia Saudita e dell'aumento della produzione Opec, compensando i timori sull'offerta generati dall'escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

Intorno alle 12,00 italiane, il Brent scivola del 2,2%, o di 1,75 dollari, a 77,01 dollari il barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense perdono il 2,4% (1,77 dollari) a 72,04 dollari il barile.

Entrambi i contratti hanno guadagnano oltre il 2% nella prima settimana del 2024 sull'intensificarsi del rischio geopolitico in Medio Oriente dopo gli attacchi degli Houthi yemeniti alle navi nel Mar Rosso.

L'aumento dell'offerta e la concorrenza con i produttori rivali hanno spinto ieri l'Arabia Saudita a tagliare il prezzo ufficiale di vendita di febbraio per il greggio Arab Light all'Asia al livello più basso degli ultimi 27 mesi.

Un sondaggio Reuters di venerdì ha rilevato che la produzione petrolifera dell'Opec è cresciuta a dicembre grazie agli aumenti in Iraq, Angola e Nigeria che hanno compensato i continui tagli dell'Arabia Saudita e di altri membri della più ampia alleanza Opec+.