Greggio in leggero ribasso, sostenuto da deprezzamento dollaro, incombe tetto prodotti russi

Reuters

Pubblicato 02.02.2023 11:51

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in leggero ribasso, dopo il crollo della seduta precedente, sostenuti dal deprezzamento del dollaro che ha favorito il sentiment, anche se le incombenti sanzioni sui prodotti petroliferi russi hanno aggiunto incertezza sull'offerta.

Alle 11,00 i futures del Brent perdono lo 0,19%, a 82,68 dollari al barile, mentre i futures del greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) perdono lo 0,09% a 76,34 dollari al barile.

Entrambi i benchmark sono crollati di oltre il 3% nella notte dopo che i dati governativi statunitensi hanno mostrato un forte aumento delle scorte di petrolio.

Nella giornata di ieri, la Federal Reserve ha incrementato il proprio tasso di riferimento di 25 punti base, pur continuando a promettere "continui aumenti" come parte della propria battaglia contro l'inflazione.

L'indice del dollaro statunitense è sceso ai minimi di nove mesi in risposta alle scommesse sul rialzo dei tassi. Il deprezzamento del biglietto verde rende il petrolio meno costoso per i detentori di altre valute, favorendo la domanda.

 I Paesi dell'Ue cercheranno di trovare un accordo sulla proposta della Commissione Europea di fissare dei tetti ai prezzi dei prodotti petroliferi russi, dopo aver rinviato la decisione nella giornata di ieri a causa delle divisioni tra gli Stati membri, hanno detto i diplomatici.

La settimana scorsa la Commissione europea ha proposto che a partire dal 5 febbraio l'Ue applichi un tetto di prezzo di 100 dollari al barile sui prodotti petroliferi russi di qualità superiore, come il diesel, e un tetto di 45 dollari al barile sugli altri prodotti come l'olio combustibile.