Greggio in rialzo su outlook Cina, timori offerta dopo terremoto Turchia

Reuters

Pubblicato 07.02.2023 14:09

Aggiornato 07.02.2023 14:19

(Reuters) - Seconda seduta di rialzi per i prezzi del greggio, spinti dall'ottimismo per la ripresa della domanda in Cina e dalle preoccupazioni per la scarsità dell'offerta dopo la chiusura di un importante terminale di esportazione a causa del terremoto che ha colpito la Turchia.

Alle 12,05 i futures del Brent guadagnano l'1,68%, a 82,34 dollari al barile, mentre i futures del West Texas Intermediate U.S. crude raggiungono l'1,85%, a 75,48 dollari al barile.

L'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie) prevede che la metà della crescita della domanda globale di petrolio quest'anno proverrà dalla Cina, secondo quanto affermato domenica dal Direttore esecutivo dell'agenzia, che ha anche aggiunto che la domanda di carburante per aerei sta aumentando.

L'Arabia Saudita, il primo esportatore di petrolio al mondo, ha aumentato i prezzi del suo greggio per gli acquirenti asiatici per la prima volta in sei mesi, sulle aspettative di ripresa della domanda, soprattutto da parte della Cina.

In Turchia sono sospese le operazioni presso il terminale di esportazione di Ceyhan, da 1 milione di barili al giorno, dopo il forte terremoto che ha colpito la regione. Il terminale Btc, che esporta il greggio azero verso i mercati internazionali, resterà chiuso dal 6 all'8 febbraio.

Anche il blocco della fase 1 del giacimento Johan Sverdrup, nella zona norvegese del Mare del Nord, da 535.000 barili al giorno, ha contribuito al rialzo dei prezzi.