Greggio, prezzi toccano massimi 13 mesi con calo produzione Usa, stabilità tassi Fed

Reuters

Pubblicato 25.02.2021 12:48

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio hanno proseguito in rialzo per una quarta seduta consecutiva, raggiungendo i massimi di oltre 13 mesi, sostenuti dalla conferma che i tassi di interesse rimarranno bassi negli Stati Uniti, deve la produzione di petrolio ha è stata negativamente impattata dalla tempesta Texas.

Intorno alle 11,40 i future sul Brent per aprile guadagnano 25 centesimi a quota 67,37 dollari a barile, mentre il greggio Usa si attesta a 63,43, in rialzo di 19 centesimi o lo 0,4%.

Entrambi i derivati hanno toccato i propri massimi dall' 8 gennaio 2020 con il Brent a 67,70 dollari a barile e il greggio Usa a 63,79. I contratti del Brent per aprile scadono domani.

La conferma della Federal Reserve che i tassi di interesse rimarranno bassi almeno per il momento ha indebolito il dollaro, stimolando invece l'appetito per il rischio degli investitori e il mercato azionario globale.

La tempesta di neve in Texas ha portato ad un calo della produzione del greggio Usa di oltre il 10%, circa un milione di barili al giorno, la scorsa settimana, secondo quanto riportato ieri dalla Energy Information Administration (Eia).

Le scorte di carburante nel più grande consumatore di petrolio al mondo potrebbero essere ridotte a loro volta, con i dati sull'input di greggio nelle raffinerie ai minimi da settembre 2008, secondo i dati Eia (Energy Information Administration).

Gli analisti ING hanno riferito che le scorte di greggio potrebbero crescere nelle prossime settimane con la produzione che si è ripresa abbastanza in fretta, mentre ci si aspetta che alle raffinerie occorra più tempo per tornare alla normalità.

L' Opec+, che include i paesi Opec e i loro alleati, tra cui la Russia, si incontrerà il 4 marzo.