Greggio, prezzi Usa salgono su gelo Texas, Brent in lieve calo

Reuters

Pubblicato 16.02.2021 13:27

Aggiornato 16.02.2021 13:37

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio si muovono intorno ai massimi da 13 mesi, spinti dall'ondata di freddo che ha portato alla chiusura dei pozzi in Texas, il principale produttore di greggio negli Usa, anche se un accordo salariale in Norvegia, scongiurando disservizi in Europa, frena i guadagni.

Inoltre i prezzi sono aumentati dopo che gli yemeniti filo-iraniani Houthi hanno reso noto di aver lanciato attacchi contro il territorio dell'Arabia Saudita, risvegliando preoccupazioni riguardo le scorte in quello che è il maggior esportatore di petrolio del mondo, con l'ottimismo, generato dai vaccini, nei confronti di una ripresa economica globale dalla pandemia da Covid-19 a supportare ulteriormente.

Alle 10,24 i futures sul greggio Usa guadagnano 37 centesimi, a 59,84 dollari al barile, dopo aver toccato i massimi da gennaio 2020. I mercati statunitensi sono rimasti chiusi ieri per festività.

Il Brent perde 11 centesimi, in calo dello 0,14% a 63,17 dollari a barile, dopo aver toccato i massimi da gennaio 2020 nella scorsa sessione.