Greggio stabile grazie a crescita Pil Cina, calo tensioni in Medioriente

Reuters

Pubblicato 16.04.2024 11:17

Aggiornato 16.04.2024 11:28

LONDRA (Reuters) - Il greggio si stabilizza grazie ai dati sul Pil cinese cresciuto oltre le attese e all'allentamento delle tensioni in Medioriente, anche se zavorrato dai timori rispetto alla possibilità che i tassi di interesse statunitensi possano rimanere più alti a lungo e, quindi, ridurre la domanda.

I dati ufficiali della Cina hanno mostrato che il prodotto interno lordo del primo importatore di petrolio al mondo è cresciuto del 5,3% nel primo trimestre dell'anno, ben oltre le aspettative degli analisti.

Intorno alle ore 10,35 italiane i futures sul Brent per la consegna di giugno guadagnano 5 centesimi, o lo 0,06%, a 90,16 dollari il barile. Il greggio statunitense per maggio scambia in rialzo di 3 centesimi, o dello 0,02%, a 85,42 dollari.

Il timore che l'Iran risponda all'attacco alla propria ambasciata a Damasco ha contribuito a far salire venerdì il Brent a 92,18 dollari, ai massimi da ottobre.

I prezzi, tuttavia, sono calati ieri dopo che l'attacco iraniano nel fine settimana contro Israele si è rivelato meno dannoso del previsto, attenuando i timori di un rapido intensificarsi del conflitto, che potrebbe minare il trasporto di barili di greggio.