Greggio vicino a massimi di quattro mesi, ma pesa aumento di esportazioni russe

Reuters

Pubblicato 19.03.2024 11:41

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio rimangono sostanzialmente stabili, vicino ai massimi di quattro mesi, ma pesa la prospettiva di un aumento delle esportazioni dalla Russia nel contesto degli attacchi ucraini alle raffinerie del Paese.

Intorno alle 11,25, il contratto futures sul greggio Brent per la consegna di maggio è in calo di 22 centesimi a 86,67 dollari al barile, mentre i prezzi del West Texas Intermediate (Wti) degli Stati Uniti sono in ribasso di 19 centesimi a 81,97 dollari.

Il contratto Wti di aprile, con scadenza domani, è in calo di 16 centesimi a 82,56 dollari.

Entrambi i benchmark nella seduta precedente hanno toccato massimi visti l'ultima volta a novembre, sostenuti dalla diminuzione delle esportazioni di greggio dall'Arabia Saudita e dall'Iraq e dai segnali di una domanda e di una crescita economica più forti in Cina e negli Stati Uniti.

In Russia, aumentano le esportazioni dopo gli attacchi dei droni ucraini alle infrastrutture petrolifere del Paese, facendo pressione sui prezzi.

"Gli attacchi ridurranno probabilmente la produzione di greggio russo fino a 300.000 barili al giorno, oltre alle chiusure programmate per manutenzione", hanno scritto gli analisti di JP Morgan (NYSE:JPM) in una nota.