Paesi Ue usciranno da Carta dell'energia per timori su clima - funzionari

Reuters

Pubblicato 07.03.2024 14:26

BRUXELLES (Reuters) - I Paesi dell'Unione europea hanno concordato un ritiro coordinato da un trattato internazionale sull'energia per il timore che possa compromettere gli sforzi nella lotta al cambiamento climatico.

Lo hanno detto alcuni funzionari Ue.

Il trattato sulla Carta dell'energia del 1998, che consente alle aziende energetiche di intentare causa contro i governi per le politiche che danneggiano i loro investimenti, negli ultimi anni è stato utilizzato per contestare le misure che richiedono la chiusura degli impianti a combustibili fossili.

I ministri dei Paesi dell'Ue hanno concordato l'uscita dal trattato in una riunione a Bruxelles, come hanno detto a Reuters due funzionari Ue.

La decisione passerà ora al Parlamento europeo, dove si cercherà di ottenere il consenso dei parlamentari, un via libera considerati probabile, dato che l'assemblea Ue aveva già sollecitato l'uscita dal trattato.

Bruxelles aveva proposto per la prima volta un'uscita coordinata a luglio, dopo che alcuni Stati membri, tra cui Danimarca, Francia, Germania, Lussemburgo, Polonia, Spagna e Paesi Bassi, avevano annunciato l'intenzione di recedere dal trattato, citando per lo più timori legati al cambiamento climatico.

Finora i Paesi dell'Ue hanno rimandato la decisione sull'uscita perché alcuni membri, come Cipro e'Ungheria, intendevano rimanere nel trattato, mentre altri temevano che gli sforzi per modernizzare l'accordo sarebbero andati sprecati con la loro uscita.

Per placare queste preoccupazioni, la settimana scorsa l'Ue ha proposto che, prima di uscire, i Paesi dell'Unione debbano approvarne le riforme.