Petrolio altalenante dopo la vittoria di Obama, attesi dati sulle scorte

Investing.com - I futures del petrolio sono in calo durante la mattinata europea di questo mercoledì, e oscillano tra brevi guadagni e brevi perdite in seguito alla rielezione del Presidente Barack Obama.

I traders attendono nel corso della giornata i dati EIA sulle scorte USA di petrolio e prodotti raffinati, nei timori di un calo della domanda nel nord Est degli Stati Uniti, dopo che l’Uragano Sandy si è abbattuto sull’area la scorsa settimana.

Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 88,23 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,55%.

I prezzi sulla borsa di New York sono rimasti nel range stretto di 87,88 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 88,80 dollari al barile. I prezzi del petrolio sono schizzati al massimo di 2 settimane di 89,20 dollari al barile questo martedì, spinti dall’Election Day jump sui mercati.

I prezzi del petrolio hanno toccato il massimo della seduta subito dopo l’annuncio della vittoria del Presidente Obama.

Il Presidente Obama, si è assicurato 303 voti elettorali, molti di più dei 270 necessari ad assicurarsi il secondo mandato alla Casa Bianca. Il Republicano Mitt Romney si è aggiudicato 206 voti elettorali.

Il dollaro USA è andato sotto pressione in seguito alla vittoria del Presidente Obama, poiché si sono rinsaldate le aspettative verso la politica di allentamento monetario della Federal Reserve.

Ora il Presidente Obama dovrà affrontare il cosiddetto “scoglio fiscale” di 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.

I traders del petrolio attendono nel corso della giornata i dati settimanali ufficiali del governo sulle scorte di petrolio al fine di valutare la forza della domanda principale consumatore mondiale di petrolio.

Si prevede che il report mostri un aumento di 1,8 milioni di barili la scorsa settimana. Le scorte di greggio sono al livello più alto dell’anno e degli ultimi 30 anni.

Dopo la chiusura di martedì, l’American Petroleum Institute ha pubblicato il suo rapporto sulle scorte che mostra un calo di 0,03 milioni di barili la scorsa settimana, mentre per la benzina le riserve sono scese di 1,38 milioni di barili.

Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.

La Grecia resta in focus, in vista del voto parlamentare di oggi sulle nuove misure di austerity, necessarie ad Atene per assicurarsi il la prossima tranche di aiuti internazionali.

Gli investitori attendono inoltre l’inizio del 18esimo Congresso del Partito Comunista Cinese per questo giovedì, nel corso del quale avrà luogo l’avvicendamento alla testa del partito che avviene una volta ogni 10 anni.

Xi Jinping probabilmente sostituirà Hu Jintao come segretario del partito; intanto gli investitori attendono delle anticipazioni sui piani della nuova leadership contro il rallentamento economico.

Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a dicembre sono scesi dello 0,35%, scambiati a 107,35 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 21,91 dollari al barile.