Ue lancia ampio piano su clima per "figli e nipoti"

Reuters

Pubblicato 14.07.2021 17:26

LONDRA (Reuters) - L'Unione europea ha svelato il suo ambizioso piano per affrontare il cambiamento climatico, puntando a trasformare gli obiettivi 'green' in azioni concrete in questo decennio e a dare l'esempio alle altre grandi economie del mondo.

La Commissione Ue ha descritto in dettaglio come i 27 Paesi potranno raggiungere l'obiettivo comune di ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 - un passo verso le emissioni "zero" entro il 2050.

Questo significherà aumentare i costi dell'emissione di carbonio per il riscaldamento, il trasporto e la produzione, tassare il carburante ad alto contenuto di CO2 per l'aviazione e il trasporto marittimo che non sono mai stati tassati prima, e far pagare agli importatori alla frontiera il carbonio emesso nella fabbricazione di prodotti come cemento, acciaio e alluminio all'estero. Tutto ciò relegherà il motore a combustione interna al passato.

"Sì, è difficile", ha detto il responsabile della politica climatica della Ue, Frans Timmermans, durante una conferenza stampa. "Ma è anche un obbligo, perché se rinunciassimo al nostro obbligo di aiutare l'umanità, di vivere entro i limiti del pianeta, falliremmo, non solo noi stessi, ma deluderemmo anche i nostri figli e nipoti".

Il prezzo da pagare per il nostro fallimento, ha detto, è che si combatteranno "guerre per l'acqua e per il cibo".

Le misure "Fit for 55" richiederanno l'approvazione degli Stati membri e del Parlamento europeo, un processo che potrebbe richiedere due anni.

Inoltre, dovranno contrastare un'intensa attività di lobbying da parte di alcune industrie, degli Stati membri più poveri che vogliono scongiurare l'aumento dei prezzi, e dei Paesi più inquinanti che dovranno affrontare una transizione costosa.

OCCHI PUNTATI SU GLASGOW

La Ue produce solo l'8% delle emissioni globali, ma spera che il suo esempio inneschi una reazione ambiziosa da parte delle altre grandi economie quando si incontreranno a novembre a Glasgow per la prossima conferenza sul clima delle Nazioni Unite.

"L'Europa è stata il primo continente a impegnarsi per essere neutrale per il clima entro il 2050, e ora siamo i primi a presentare una tabella di marcia concreta", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Finora, la Ue ha tagliato le emissioni del 24% rispetto ai livelli del 1990, ma molti dei passi più ovvi, come la riduzione della dipendenza dal carbone per generare energia, sono già stati intrapresi.

Il prossimo decennio richiederà aggiustamenti più consistenti, con uno sguardo a lungo termine al 2050, data entro la quale gli scienziati dicono che il mondo dovrà aver raggiunto emissioni nette di carbonio zero per evitare che le conseguenze del cambiamento climatico diventino catastrofiche.

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Le misure seguono un principio fondamentale: rendere l'inquinamento più costoso e le opzioni verdi più allettanti per i 25 milioni di imprese e quasi mezzo miliardo di cittadini del blocco.

AEREI, NAVI E AUTOMOBILI

Secondo le proposte, limiti di emissione più severi per le auto renderanno presto più difficile la vendita di auto a benzina e diesel nella Ue - e impossibile entro il 2035.

Inoltre, la Commissione vuole imporre la prima tariffa di frontiera al mondo sul carbonio, per garantire che i produttori non abbiano un vantaggio competitivo sulle aziende della Ue che devono pagare la CO2 che hanno rilasciata nell'ambiente con la produzione di beni ad alta intensità di anidride carbonica come il cemento o i fertilizzanti.