Vaccino Covid 19: le grandi differenze tra Pfizer, Moderna e Oxford

Investing.com

Pubblicato 24.11.2020 13:55

Di Mauro Speranza

Investing.com - In poco più di 10 mesi, sono stati sviluppati tre vaccini sperimentali con un'efficacia apparentemente molto elevata contro il nuovo coronavirus. Tutti e tre sono molto promettenti, ma ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi. Queste sono le loro differenze.

h2 Prezzo/h2

Si auspica che la stragrande maggioranza dell'umanità dovrà essere vaccinata contro il Covid, quindi il prezzo del vaccino rappresenta uno dei fattori essenziali per rendere il farmaco accessibile a tutti.

Le differenze tra i tre vaccini sono enormi: quello sviluppato dall'Università di Oxford e AstraZeneca (LON:AZN) costerà circa tre euro a dose; quello sviluppato dalla multinazionale statunitense Pfizer (NYSE:PFE) e dalla società biotecnologica tedesca BioNTech (NASDAQ:BNTX) costerà più di 15 euro a dose, cinque volte di più;  quello sviluppato dalla società statunitense Moderna (NASDAQ:MRNA) e dagli Istituti Nazionali di Sanità statunitensi costerà 21 euro a dose, sette volte di più del vaccino di Oxford.

h2 Temperatura di conservazione/h2

Far arrivare i vaccini per il Covid in ogni angolo del mondo rappresenta una sfida logistica con pochi precedenti e una delle chiavi decisive sarà la temperatura di conservazione di ogni prodotto. L'Università di Oxford ha dichiarato che il suo vaccino sperimentale può essere conservato in frigorifero, a temperature tra i 2 e gli 8 gradi, pertanto può essere distribuito utilizzando i canali già esistenti per altri vaccini.

L'iniezione di Pfizer, invece, richiede temperature ultra-fredde di circa 70 gradi sotto lo zero, un problema che l'azienda cercherà di risolvere utilizzando contenitori di ghiaccio secco che possono contenere il vaccino per 15 giorni.

Il prodotto di Moderna resta un po’ nella via di mezzo. Il suo vaccino sperimentale rimane stabile per almeno sei mesi a -20 gradi Celsius e può essere conservato per 30 giorni in frigorifero, con temperature che vanno da 2 a 8 gradi.

h2 Efficacia del vaccino/h2

I team dei tre vaccini sperimentali hanno rivendicato efficienze tra il 90 e il 95%, ma ci sono delle sfumature tra di loro. L'Università di Oxford e AstraZeneca hanno annunciato lunedì un'efficacia fino al 90%, sulla base di un'analisi di 2.700 persone che hanno ricevuto per la prima volta una mezza dose e dopo un mese un'altra dose completa.

Con due dosi complete l'efficacia, paradossalmente, si riduce al 62%, secondo i risultati di uno studio più ampio con 8.900 partecipanti. Gli ideatori del vaccino stanno studiando questo fenomeno e resta da vedere se l'efficacia preliminare del 90% sarà mantenuta nei risultati finali della sperimentazione clinica, che ha già reclutato circa 24.000 persone nel Regno Unito, in Brasile e in Sudafrica.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Il vaccino sperimentale di Pfizer e BioNTech è stato il primo ad offrire una cifra di efficacia - 95% - con piena validità statistica, grazie ad una sperimentazione con circa 44.000 partecipanti e 170 infezioni tra loro. Solo otto di queste persone infette avevano ricevuto due dosi di vaccino.

Il resto, 162 volontari, hanno ricevuto due iniezioni di acqua con Sali minerali. Questa efficacia del 95% rimane costante per tutte le fasce d'età e per tutti i sessi e le razze dei partecipanti al trial, ha osservato Pfizer.

La società statunitense Moderna e i National Institutes of Health hanno annunciato un'efficacia del 94,5%, secondo una prima analisi di uno studio che ha coinvolto 30.000 persone negli Stati Uniti. I loro risultati sono ancora preliminari. Si prevede che nei prossimi giorni si aggiungeranno nuovi dati e si raggiungerà una potenza statistica sufficiente per confermare o qualificare la cifra.

h2 Dosi acquistate dall'Unione europea/h2

I tre vaccini sperimentali richiedono due dosi, a distanza di 21 giorni l'una dall'altra, nel caso del vaccino Pfizer, o un mese, nel caso dei candidati Oxford e Moderna. La Commissione europea ha raggiunto un accordo con AstraZeneca per l'acquisto di 300 milioni di dosi del vaccino Oxford, con un'opzione per l'acquisto di altri 100 milioni.

Secondo fonti Reuters, l'Italia riceverà una fornitura di 16 milioni di dosi AstraZeneca nei primi mesi del 2021, secondo quanto previsto dall'accordo di fornitura siglato a livello europeo. La stessa fonte ha aggiunto che la primissima fornitura di quattro milioni di dosi è attesa già a gennaio, se l'approvazione delle autorità di farmacovigilanza lo consentirà.

Le autorità europee hanno inoltre concordato con Pfizer-BioNTech l'acquisto di 200 milioni di dosi, espandibili a 300 milioni. Per quanto riguarda l’Italia, la disponibilità sarà di 27 milioni di dosi, ovvero il 13,1% del totale.

Nel frattempo, la Commissione europea ha raggiunto un accordo con Moderna per la fornitura di 160 milioni di dosi del vaccino contro il Covid 19. "Sono lieta di annunciare che domani approveremo un nuovo contratto per assicurarci un altro vaccino contro il Covid-19", ha detto von der Leyen, aggiungendo che l'accordo "ci consente di acquistare fino a 160 milioni di dosi del vaccino prodotto da Moderna", dichiarava la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

L'UE ha circa 450 milioni di abitanti e ha già raggiunto accordi per l'acquisto di oltre 1,3 miliardi di dosi di potenziali vaccini, compresi quelli della Curevac tedesca, della società statunitense Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) e dell'alleanza formata dalla Sanofi (PA:SASY) francese e dalla GSK britannica.

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche