È ora di istituzionalizzare i mercati crypto: servono controlli di conformità

CoinTelegraph

Pubblicato 04.10.2020 10:06

Aggiornato 04.10.2020 11:05

È ora di istituzionalizzare i mercati crypto: servono controlli di conformità

A causa dell'incertezza normativa della Securities and Exchange Commission statunitense e al miscuglio di requisiti di licenza nei vari Stati, lo sviluppo del trading di criptovalute negli Stati Uniti rimane bloccato tra i temi di discussione per l’Over-the-Counter Bulletin Board.

Al fine di garantire la crescita sana e continua dei mercati di asset digitali, è fondamentale espandere la quota di mercato del trading istituzionale. È un modello commerciale migliore per i mercati crypto, e costringerà i legislatori statunitensi ad agire più velocemente. I mercati di asset digitali che adottano questa strategia comprenderanno che migliori controlli attirano una maggiore liquidità istituzionale, e la loro organizzazione dietro un insieme generale di principi di controllo è il punto da cui iniziare.

Fortunatamente l’Association for Digital Asset Markets, o ADAM, un consorzio di operatori del mercato degli asset digitali istituito nel 2018, ha preso l’iniziativa a novembre 2019 pubblicando il suo “Code of Conduct.” (Il documento “Best Practices for Digital Asset Exchanges,” pubblicato dall’Asia Securities Industry and Financial Markets Association nel 2018, è un altro ottimo riferimento.) Questo codice, una lettura obbligata per chi opera nei mercati degli asset digitali, presenta otto principi fondamentali: conformità e gestione del rischio, etica del mercato, conflitti d’interesse, trasparenza ed equità, integrità del mercato, custodia, sicurezza informatica e continuità operativa, lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

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