Enel non interessata a vendita energia per mining di criptovalute

Reuters

Pubblicato 01.02.2018 14:20

Aggiornato 01.02.2018 14:30

Enel non interessata a vendita energia per mining di criptovalute

MILANO (Reuters) - Enel (MI:ENEI) non è interessata alla vendita di energia destinata ad attività di mining di criptovalute.

Lo riferisce una nota spiegando che "il gruppo ha avviato un chiaro percorso di decarbonizzazione e di sviluppo sostenibile e ritiene che l'uso intensivo di energia per il mining di criptovalute sia da considerare pratica non sostenibile e non in linea con il modello di business", si legge nella nota.

Bloomberg ha riportato martedì che Enel starebbe trattando per vendere energia rinnovabile alla società svizzera di criptovalute Envion AG.

Le utility mondiali hanno visto crescere la domanda di energia da parte dei miner di criptovalute come il bitcoin, che hanno bisogno di computer molto potenti per risolvere i complessi algoritmi di validazione delle transazioni e guadagnare ulteriore valuta come ricompensa.

Secondo Morgan Stanley (NYSE:MS) la domanda globale per le attività di mining di criptovalute è pari a circa 22 terawatt ora (TWh), ma che la crescita della domanda porterebbe a un aumento dei consumi nel 2018 a 125-140 TWh, o lo 0,6% circa del consumo mondiale.