I ricercatori dell'Università di Stanford: le transazioni reversibili potrebbero ridurre i furti di criptovalute

CoinTelegraph

Pubblicato 26.09.2022 13:40

Aggiornato 26.09.2022 14:35

I ricercatori dell'Università di Stanford: le transazioni reversibili potrebbero ridurre i furti di criptovalute

I ricercatori dell'Università di Stanford hanno presentato un prototipo di "transazioni reversibili" su Ethereum, sostenendo che potrebbe essere una soluzione per ridurre l'impatto dei furti di criptovalute.

In un tweet del 25 settembre, Kaili Wang, ricercatore blockchain dell'Università di Stanford, ha condiviso una panoramica dell'idea del token reversibile basato su Ethereum, sottolineando che in questa fase non si tratta di un progetto finito, ma più di una "proposta per stimolare la discussione e trovare migliori soluzioni da parte della comunità blockchain".

"I principali hack che abbiamo osservato sono innegabilmente dei furti con solide prove. Se ci fosse un modo per invertire questi furti in tali circostanze, il nostro ecosistema sarebbe molto più sicuro. La nostra proposta permette di invertire la tendenza solo se approvata da un quorum decentralizzato di giudici".
La proposta è stata avanzata dai ricercatori blockchain di Stanford, tra cui Wang, Dan Boneh, Qinchen Wang, e descrive "gli standard dei token opt-in simili a quelli ERC-20 e ERC-721", denominati ERC-20R e ERC-721R.

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