La repressione in Cina significa che Bitcoin funziona, afferma un crypto miner

CoinTelegraph

Pubblicato 22.06.2021 17:43

Aggiornato 22.06.2021 18:35

La repressione in Cina significa che Bitcoin funziona, afferma un crypto miner

I provvedimenti del governo cinese contro il mining di Bitcoin (BTC) e il trading di criptovalute sono diventati di recente un fattore centrale per le candele rosse nei grafici del mercato crypto. Tuttavia, un miner di Bitcoin crede che il divieto in Cina sia una “notizia fantastica.”

Brandon Arvanaghi, ex ingegnere della sicurezza dell’exchange di criptovalute Gemini, ha paragonato la posizione della Cina contro Bitcoin al divieto sull’uso di Facebook (NASDAQ:FB) e Google (NASDAQ:GOOGL) nel paese.

Arvanaghi ha descritto l’essere vietato in Cina come un rito di passaggio per la tecnologia libera, sottolineando che la repressione significa che Bitcoin sta funzionando, non che sta fallendo. “Sta facendo venire i brividi a intere nazioni,” ha aggiunto.

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