Secondo il team di sviluppo, Dash non dovrebbe essere considerato una privacy coin

CoinTelegraph

Pubblicato 05.10.2020 16:56

Aggiornato 05.10.2020 17:35

Secondo il team di sviluppo, Dash non dovrebbe essere considerato una privacy coin

Il Dash Core Group, l'organismo che supervisiona lo sviluppo di Dash (DASH), sostiene che sebbene un tempo l’asset fosse considerato una delle maggiori privacy coin dell’ecosistema, ha ora modificato il proprio focus.

Alla domanda se Dash debba essere considerato un “privacy asset”, Fernando Gutierrez, CMO del Dash Core Group, ha risposto:

"No, Dash è una criptovaluta per i pagamenti, con una forte attenzione all'usabilità, il che include velocità, costo, facilità d'uso e protezione dell'utente attraverso funzioni opzionali di privacy."
Dash è stato lanciato come fork di Bitcoin nel 2014. Inizialmente si chiamava XCoin, poi cambiò nome in Darkcoin ed infine in Dash: l'asset chiaramente intendeva dare molto spazio alle questioni di privacy. Il white paper del progetto, infatti, sosteneva: "Dash è la prima criptovaluta incentrata sulla privacy basata sul lavoro di Satoshi Nakamoto [l’anonimo creatore di Bitcoin]".

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