Deficit commerciale USA sale ad ottobre, tra ripresa del petrolio e riduzione scorte

Investing.com  |  Autore Geoffrey Smith

Pubblicato 06.12.2022 15:14

Di Geoffrey Smith

Investing.com - Il deficit commerciale degli Stati Uniti è aumentato per il secondo mese consecutivo ad ottobre, poiché i prezzi del petrolio hanno ricominciato a salire, facendo lievitare il conto delle importazioni del paese, mentre il dollaro forte ha frenato le esportazioni.

Le importazioni sono salite per la prima volta in quattro mesi, a 334,80 miliardi di dollari, mentre le esportazioni sono scese leggermente a 256,60 miliardi di dollari, mentre il dollaro ha raggiunto i massimi da 20 anni, lasciando un deficit di 72,2 miliardi di dollari.

Sebbene le importazioni siano ancora inferiori di circa il 5% rispetto al picco raggiunto all’inizio dell’anno, risultano superiori di oltre il 20% rispetto ai livelli registrati prima della pandemia, nonostante le numerose prove che suggeriscono che i consumatori sono in gran parte tornati ai modelli di spesa pre-pandemia, più orientati verso i servizi. In questo modo, si delinea un quadro di ampia forza della domanda statunitense mentre il paese si avvia verso le festività natalizie.

Tuttavia, il dettaglio dei dati offerto dal Bureau of Economic Analysis ha mostrato che i rivenditori stanno ancora riducendo alcuni prodotti, in particolare quelli di consumo, dopo aver effettuato ordini eccessivi all’inizio dell’anno ed essersi ritrovati con scorte che non riuscivano a vendere.

Il BEA ha dichiarato che le importazioni di beni di consumo sono diminuite di 600 milioni di dollari rispetto a settembre, ma le importazioni di telefonini sono scese di 2,0 miliardi di dollari e quelle di giocattoli di 1,0 miliardi di dollari dopo un picco di ordini pre-feste.

Il calo delle spedizioni di cellulari potrebbe continuare anche a novembre, a giudicare dalle notizie diffuse ieri dal produttore a contratto di Apple (NASDAQ:AAPL), Foxconn (TW:2354). L’azienda taiwanese, nota anche come Hon Hai Precision, ha riferito che le sue vendite a novembre sono calate del 29% rispetto ad ottobre, a causa di una seconda ondata di proteste contro le condizioni di lavoro nel suo gigantesco stabilimento di Zhengzhou che ha colpito la produzione.

Il BEA ha dichiarato che il deficit di ottobre con la Cina è diminuito di 6,0 miliardi di dollari, con le importazioni scese del 10% a 39,7 miliardi di dollari.

Per contro, il deficit con l’Unione Europea è aumentato grazie ad una ripresa delle esportazioni dall’Europa, in seguito all’attenuarsi dei problemi che hanno bloccato le catene di approvvigionamento delle fabbriche negli ultimi mesi.

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