Eurozona, prezzi oltre +4% e Pil frena. Italia in controtendenza

Investing.com

Pubblicato 29.10.2021 11:19

Aggiornato 29.10.2021 11:49

Di Alessandro Albano 

Investing.com - L'inflazione dell'Eurozona è accelerata oltre il 4% ad ottobre, un giorno dopo che la BCE ha deciso di aspettare dicembre per decidere il destino del programma Pepp da 1.850 miliardi. 

Come mostrato dalle stime preliminari dell'Eurostat, il tasso d'inflazione annuale dovrebbe atterstarsi al 4,1% nell'ultimo mese del terzo trimestre rispetto al 3,4% di settembre, con l'indice energetico che dovrebbe salire ai massimi annuali del +23,5%, rispetto al +17,6% del mese precedente. 

L'aumento dei prezzi al consumo si aggiunge ad una frenata della ripresa economica, con il PIl in aumento del 3,7% nel trimestre estivo rispetto al +14,2% del trimestre precedente. Il rallentamento dell'area valutaria segue lo stop osservato negli Stati Uniti, che hanno riportato una crescita del 2% nel terzo trimestre rispetto al +2,7% atteso dal mercato. 

Italia meglio della Germania

Tra le notizie positive c'è il dato sulla ripresa italiana, che nel terzo trimestre ha registrato "una crescita ancora molto sostenuta dopo il forte recupero del secondo trimestre" osserva l'Istat, dando credito a quanto affermato ieri dal premier Draghi in occasione della Manovra 2022, secondo cui il Paese chiuderà il 2021 con un Pil "ben oltre" il 6% stimato dallo stesso governo.

Il prodotto interno lordo, secondo la prima lettura, è aumentato del 2,6% QoQ e del 3,8% in termini tendenziali, con la variazione acquisita per il 2021 che è pari al +6,1%.

La variazione congiunturale, spiega l'ufficio statistico, è la sintesi "di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi". Dal lato della domanda, c'è stato un contributo positivo "sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta". 

Il tasso di crescita italiano si piazza al di sopra di quanto rilevato per la Germania, la cui economia si è espansa dell'1,8% su base trimestrale e del 2,5% su annuale, mentre la Francia, ora vicina ai livelli pre-Covid, continua a fare meglio delle altre economie e cresce del 3% su trimestrale e del 3,3% rispetto allo scorso anno. 

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