Giappone, inflazione e yen pesano su PIL Q3

Investing.com  |  Autore Ambar Warrick

Pubblicato 15.11.2022 01:16

Di Ambar Warrick

Investing.com - L'economia giapponese ha registrato una contrazione nel terzo trimestre, secondo i dati preliminari di martedì, a causa del peggioramento dei livelli di inflazione e dell'ulteriore deprezzamento dello yen che hanno gravemente compromesso la crescita economica del Paese.

Prodotto interno lordo è sceso dello 0,3% nei tre mesi fino al 30 settembre, secondo i dati dell'Ufficio di Gabinetto, disattendendo le aspettative di una crescita dello 0,3% e scendendo ben al di sotto della lettura dell'1,1% del trimestre precedente.

Su base annua, PIL giapponese si è ridotto dell'1,2%, mancando le aspettative di crescita dell'1,1% e riducendosi sostanzialmente rispetto al 4,6% del trimestre precedente.

La lettura riflette la crescente pressione sull'economia giapponese dovuta all'aumento dell'inflazione, con il indice dei prezzi al consumo core che ha raggiunto un massimo di otto anni a settembre. Questo, insieme al forte deprezzamento dello yen, ha mantenuto la spesa per i consumi - uno dei principali motori dell'economia giapponese - ampiamente sottotono.

Il yen ha toccato un minimo di 32 anni all'inizio dell'anno e ha faticato a riprendersi da quei livelli a causa del crescente divario tra i tassi di interesse locali e quelli internazionali. La valuta si è indebolita dello 0,3% dopo la lettura di martedì, scambiando intorno a 140,36 contro il dollaro.

Sebbene consumi privati abbia registrato una crescita leggermente migliore del previsto (0,3%) nel terzo trimestre, la crescita è comunque notevolmente rallentata rispetto all'1,2% del trimestre precedente.

La contrazione del PIL dimostra anche che l'atteggiamento accomodante adottato da Banca del Giappone, che ha mantenuto i tassi di interesse negativi per quasi un decennio, potrebbe fare più male che bene, soprattutto allo yen.

L'indebolimento dello yen ha fatto lievitare il costo delle importazioni in Giappone, in particolare di carburante e materie prime. Ciò ha fatto lievitare i costi generali dei produttori, che a loro volta si sono riversati sui consumatori.

Il sito giapponese inflazione dei prezzi alla produzione è attualmente ai massimi da 41 anni.

L'aumento dei costi ha anche scoraggiato le aziende a spendere molto. I dati pubblicati martedì hanno mostrato che il spese in conto capitale giapponese è cresciuto dell'1,5% nel terzo trimestre, un dato inferiore alle aspettative del 2,1% e in calo rispetto alla lettura del 2,4% dello scorso trimestre.

I produttori giapponesi devono inoltre far fronte all'indebolimento della domanda estera a causa del rischio di recessione globale, che ha mantenuto alto il livello di deficit commerciale per gran parte dell'anno.

I dati di martedì dimostrano che la spinta economica derivante dalla riduzione delle restrizioni dell'era COVID è stata solo temporanea e che la terza economia mondiale ha una lunga strada da percorrere per riprendersi.

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