Giappone: IPC core vicino al massimo di 8 anni ad agosto
Investing.com | Autore Ambar Warrick
Pubblicato 20.09.2022 01:42
Di Ambar Warrick
Investing.com - L’inflazione al consumo core del Giappone è aumentata più del previsto, raggiungendo un picco di quasi otto anni ad agosto, come hanno mostrato i dati di questo martedì, mentre l’aumento dei costi delle materie prime e il deprezzamento dello yen hanno continuato a colpire l’economia con pressioni crescenti sui prezzi.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo core, che esclude il prezzo degli alimenti freschi ma include l’energia, è aumentato del 2,8% ad agosto, rispetto al 2,4% di luglio, secondo i dati dell’Ufficio di Statistica. Il dato è stato superiore alle stime di crescita del 2,7%.
In generale, a livello nazionale, l’indice IPC è aumentato del 3% ad agosto, superando la lettura di luglio del 2,6% e raggiungendo un massimo di otto anni.
La lettura segna il quinto mese consecutivo in cui l’inflazione si è mantenuta al di sopra del tasso target annuale del 2% della Banca del Giappone (BoJ) e riflette i continui venti contrari per la terza economia mondiale.
La tendenza è dovuta al fatto che le industrie scaricano sui clienti l’aumento dei costi delle materie prime. Anche i costi delle utenze, come l’elettricità, sono saliti quest’anno a causa dell’aumento del costo delle importazioni di carbone e gas.
La banca centrale, che concluderà il vertice di politica monetaria alla fine di questa settimana, non ha dato alcuna indicazione di voler spostare il tasso di riferimento al di sopra del valore negativo dello 0,1% a cui si trova attualmente. Questa posizione ha pesato molto sullo yen quest’anno, che è scambiato vicino ai minimi di 24 anni rispetto al dollaro.
L’economia giapponese sta ancora risentendo delle conseguenze della pandemia di COVID-19 e delle restrizioni allentate solo di recente. La BoJ ha citato gli effetti persistenti della pandemia come motivazione principale per il mancato inasprimento delle politiche.
L’aumento dei tassi di interesse nel resto del mondo ha reso gli investitori meno propensi verso lo yen, che quest’anno ha perso parte del suo status di bene rifugio.
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Scritto da: Investing.com
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