Governo alza target deficit mentre economia rallenta

Reuters

Pubblicato 28.09.2023 08:09

Aggiornato 28.09.2023 08:54

di Giuseppe Fonte e Gavin Jones

ROMA (Reuters) - Il governo italiano ha tagliato ieri le previsioni di crescita per quest'anno e per il prossimo e ha aumentato gli obiettivi di deficit, in un contesto in cui l'aumento dei tassi di interesse danneggia l'economia e il superbonus per l'edilizia pesa sulle finanze pubbliche.

L'Italia, che ha il secondo maggiore debito della zona euro rispetto al Pil dopo la Grecia, è sottoposta a un crescente scrutinio da parte degli investitori, preoccupati per l'indebolimento dell'economia e per i conti pubblici.

Il deterioramento delle prospettive rappresenta un'arduasfida per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che deve trovare un modo per finanziare i tagli fiscali promessi nella manovra sul 2024 che sarà presentata il mese prossimo senza rischiare un sell-off del debito italiano.

Nella Nadef approvata ieri sera dal Cdm, quadro di riferimento per la prossima legge di bilancio, il Tesoro ha previsto che il Pil aumenterà dello 0,8% quest'anno, rispetto alla proiezione dell'1% fatta ad aprile.

L'obiettivo di crescita per l'anno prossimo è stato tagliato all'1,2% dall'1,5%.

Il governo ha innalzato l'obiettivo di deficit per il 2023 al 5,3% del Pil dal 4,5% a causa dell'effetto del rallentamento dell'economia sui conti pubblici e dei costosi incentivi per l'edilizia volti al risparmio energetico.

Questi incentivi sono stati introdotti prima dell'insediamento del governo Meloni l'anno scorso e hanno contribuito a stimolare una forte ripresa della crescita nel 2021 e 2022 dopo la pandemia Covid-19.

L'obiettivo di deficit per il 2024 è stato innalzato nella Nadef al 4,3% del Pil dal precedente 3,7%.

Il debito pubblico è destinato a rimanere stabile a circa il 140% del Pil fino al 2026.

MARGINE DI SPESA

Il deficit tendenziale del prossimo anno è visto al 3,6% del Pil, ha detto Giorgetti, ben al di sotto dell'obiettivo del 4,3%.

La differenza con il deficit programmatico consente un margine di oltre 14 miliardi di euro che Meloni può utilizzare per finanziare tagli fiscali per i lavoratori a basso e medio reddito, oltre ad altre misure di stimolo.

"Tutte le risorse disponibili (saranno) destinate a sostenere i redditi più bassi, tagliare le tasse e aiutare le famiglie", ha dichiarato Meloni su Facebook (NASDAQ:META).

L'obiettivo del 5,3% di deficit/Pil per il 2023 consente anche un margine di spesa di circa 2 miliardi di euro per aiutare l'economia, dato che il deficit programmatico è previsto al 5,2%.

L'Italia è uno dei Paesi dell'eurozona più riluttanti ad ascoltare gli appelli della Banca centrale europea per il ritiro delle politiche espansive introdotte per contrastare l'inflazione.

Roma deve presentare la legge di bilancio entro il 15 ottobre alla Commissione europea, che punta a reintrodurre l'anno prossimo regole di finanza pubblica, benché modificate, dopo che le vecchie sono state sospese nel 2020 a causa della pandemia Covid.

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