Intesa potrà pagare cedola se Pil piatto in Sem2, buone prospettive 2021 - AD a stampa

Reuters

Pubblicato 08.04.2020 08:07

Aggiornato 08.04.2020 09:45

MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo (MI:ISP) potrà pagare il dividendo, attualmente congelato dalla Banca centrale europea, se la variazione del Pil italiano sarà vicino allo zero nella seconda parte dell'anno e ci saranno "buone" prospettive per il 2021.

Lo ha detto il CEO Carlo Messina aggiungendo che non intende tagliare i costi del personale per assicurare una adeguata remunerazione del capitale.

"Mi sento di poter dire che se la riduzione del Pil italiano tenderà ad avvicinarsi a zero nella seconda parte dell’anno, con prospettive positive per l’anno prossimo, Intesa Sanpaolo sarà in grado di pagare il dividendo proposto agli azionisti", ha detto in un colloquio con il quotidiano La Repubblica.

Messina ha sottolineato che in Europa saranno poche le banche nelle condizioni di distribuire la cedola, "ma noi siamo leader in Europa per solidità patrimoniale".

"Aggiungo che un eccesso di capitale in banca spesso si accompagna con l’ipotesi di tagliare i costi del personale, altrimenti non si arriva a un’adeguata remunerazione dello stesso. Io non sono mai stato disposto a interventi del genere, né lo sarò in futuro. Vogliamo restare leader per solidità anche pagando le cedole. Poi, chiaro, dipende dal placet della Bce".

Il manager, confermando la validità dell'offerta per Ubi Banca (MI:UBI) ha definito una "anomalia" il comportamento dei soci storici dell'istituto guidato da Victor Massiah, che si oppongono al takeover.

"Gli imprenditori azionisti che intervengono nella governance non hanno mai fatto il bene delle banche", ha detto.

"Sarà il mercato a stabilire ciò che è meglio per Ubi", ha concluso.