Reuters
Pubblicato 15.11.2023 11:32
Aggiornato 15.11.2023 12:20
ROMA (Reuters) - Istat ha ritoccato al ribasso il dato sull'inflazione di ottobre, che si conferma ai minimi da luglio 2021 grazie al netto rallentamento dei prezzi degli energetici e, in misura minore, degli alimentari.
Secondo i dati definitivi diffusi stamani, nel mese osservato l'indice Nic ha evidenziato un calo congiunturale dello 0,2% e un incremento dell'1,7% a perimetro annuo. La lettura preliminare era rispettivamente pari a -0,1% e +1,8%.
A settembre aveva mostrato rialzi dello 0,2% su mese e del 5,3% su anno.
"La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto", spiega l'Istituto nella nota a corredo dei numeri, aggiungendo che i non regolamentati calano del 17,7% e i regolamentati del 31,7%.
Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve anche alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende a +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%).
Più contenuta la flessione dell’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, che a ottobre si attesta a +4,2% (da +4,6% di settembre), così come quella al netto dei soli beni energetici (a +4,2% da +4,8%).
L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.
Revisioni anche per l'indice armonizzato Ipca, che a ottobre registra incrementi dello 0,1% su mese e dell'1,8% su anno,rispetto ad un preliminare a 0,2% e 1,9%.
Il tendenziale, in significativo rallentamento dal 5,6% del mese prima, si porta oltre un punto percentuale sotto alla media della zona euro (+2,9%), come illustrato nel seguente grafico pubblicato da Istat.
(Valentina Consiglio, editing Andrea Mandalà, Francesca Piscioneri)
Scritto da: Reuters
Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.