Reuters
Pubblicato 28.02.2023 12:27
ROMA (Reuters) - A gennaio il commercio estero italiano extra-Ue ha registrato un disavanzo di 1,359 miliardi di euro rispetto al deficit di 5,284 miliardi di gennaio 2021, secondo i dati forniti stamani da Istat.
Nel mese osservato, l'export sale del 20,3% su anno e l'import scende dell'1,0%, da +18,2% e +11,7% rispettivamente del mese prima.
"Su base annua, la crescita dell’export torna ad accelerare mentre l’import registra per la prima volta, dopo circa due anni, una flessione, quasitotalmente spiegata dal calo degli acquisti di beni intermedi", spiega l'Istituto nella consueta nota.
Si rilevano aumenti tendenziali delle esportazioni verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27: i più marcati riguardano Cina (+137,5%), Turchia (+46,9%) e paesi OPEC (+26,2%). Si amplia, contestualmente, la flessione dell’export verso la Russia (-37,0%); in calo anche le vendite verso il Giappone (-13,7%).
Il deficit energetico (-7,488 miliardi) è di poco inferiore rispetto a un anno prima (-7,556 miliardi) mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 2,272 miliardi di gennaio 2022 a 6,129 miliardi.
Nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023, rispetto al precedente, l’export aumenta del 5,8%, trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni strumentali (+13,1%) e beni di consumo non durevoli (+4,9%). Nello stesso periodo, l’import segna un calo congiunturale del 14,8%, cui contribuiscono principalmente i minori acquisti di energia (-24,1%) e beni intermedi (-10,7%).
(Valentina Consiglio, editing Stefano Bernabei)
Scritto da: Reuters
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