Istat, vendite dettaglio 2022 aumentano in valore ma calano in volume erose da inflazione

Reuters

Pubblicato 08.02.2023 10:48

Aggiornato 08.02.2023 11:18

ROMA (Reuters) - Nel 2022 le vendite al dettaglio italiane hanno registrato in media un aumento in valore e una diminuzione in volume rispetto all'anno precedente, con i consumatori penalizzati dall'alta inflazione.

In base ai dati diffusi oggi da Istat, le vendite hanno registrato nel complesso lo scorso anno un incremento del 4,6% in valore a fronte di un ribasso dello 0,8% in volume, con la flessione dei beni alimentari (-4,2% in volume) non compensata dall'aumento dei prodotti non alimentari (+1,9%).

"Tutti i trimestri dello scorso anno hanno visto incrementi congiunturali nel valore complessivo delle vendite, associati a una diminuzione dei relativi volumi", osserva Istat nella nota che accompagna i dati.

I numeri non sono aggiustati sulla base del Nic che ha segnato un 8,1% in media d'anno nel 2022, salendo ai massimi da 37 anni surriscaldata principalmente dall'impennata dei prezzi dell'energia.

La crescita in valore delle vendite, lo scorso anno, ha caratterizzato tutte le forme distributive, seppure in misura molto differenziata, con gli aumenti maggiori registrati per la grande distribuzione specializzata e per i discount.

Venendo al solo mese di dicembre, stando alle statistiche di stamane, le vendite scendono su base congiunturale sia in valore che in volume.

Nel mese in esame l'indice complessivo in valore delle vendite ha registrato un ribasso dello 0,2% su mese dopo il +0,8% di novembre, mentre in volume ha segnato un -0,7% dopo un +0,4%.

Le vendite dei beni alimentari a dicembre registrano un lieve aumento in valore (+0,1%) e diminuiscono in volume (-0,6%), mentre quelle dei beni non alimentari calano sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,4% e -0,8%).