L’indice manifatturiero Philly Fed migliora ad agosto come previsto
Investing.com
Pubblicato 18.08.2016 14:34
L’indice manifatturiero Philly Fed sale come previsto ad agosto
Investing.com - L’attività del settore manifatturiero nella regione di Philadelphia ha visto una ripresa come previsto ad agosto dopo l’inatteso calo del mese precedente, riducendo i timori per lo stato di salute dell’economia, secondo i dati ufficiali di questo giovedì.
Nel report della Federal Reserve Bank of Philadelphia si legge che l’indice manifatturiero è salito a 2,0 questo mese dalla lettura di luglio di -2,9, in linea con le previsioni.
Una lettura superiore a 0,0 indica un miglioramento delle condizioni, mentre un livello inferiore è segnale di un peggioramento.
Anche le condizioni delle imprese sono migliorate ad agosto, salendo a 45,8 da 33,7 del mese precedente.
Registrato un miglioramento anche dell’indice CAPEX, che sale a 19,20 questo mese da 15,10 di luglio.
Per quanto riguarda l’attività futura del settore, i nuovi ordinativi sono scesi a -7,2 dalla lettura di 11,8 di luglio.
L’indice sull’occupazione è crollato a -20,0 ad agosto, rispetto al calo ad 1,6 precedente.
Subito dopo il report, rilasciato in concomitanza ai dati sulle richieste settimanali di disoccupazione, il dollaro è rimasto vicino al minimo di sette settimane.
Il cambio EUR/USD si attesta a 1,1310 da circa 1,1319 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,3147 da 1,3156 registrato precedentemente, mentre il cambio USD/JPY sale a 100,45 dal precedente 100,39.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 94,49 rispetto a 94,42 segnato prima del report.
Intanto, i titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve ribasso. I futures Dow scendono di 10 punti o dello 0,05%, i futures S&P 500 sono in calo di 2 punti o dello 0,10%, mentre i futures Nasdaq vanno giù di 5 punti o dello 0,11%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.355,60 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.354,95 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 47,09 dollari al barile dai 47,05 dollari registrati prima della pubblicazione del report.
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Scritto da: Investing.com
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