Lira turca perde 15% dopo dichiarazioni Erdogan

Reuters

Pubblicato 23.11.2021 16:17

ISTANBUL (Reuters) - La lira turca ha fatto segnare un crollo verticale del 15% nella seconda peggiore giornata di sempre dopo che il presidente Tayyip Erdogan ha difeso i recenti drastici tagli ai tassi di interesse, e si è impegnato a vincere la sua "guerra di indipendenza economica", malgrado le critiche diffuse e gli impegni a invertire la rotta.

La lira è arrivata a scambiare a 13,45 contro il dollaro, toccando nuovi record negativi per l'undicesima sessione consecutiva. La valuta ha perso il 45% del proprio valore quest'anno, e il 26% dall'inizio della scorsa settimana.

Erdogan ha messo sotto pressione la banca centrale per ottenere un passaggio ad un ciclo aggressivamente espansivo che punta, ha detto il presidente, ad aumentare le esportazioni, gli investimenti e i posti di lavoro, anche se l'inflazione ha toccato il 20% e il deprezzamento della valuta sta accelerando, erodendo i risparmi dei turchi.

Molti economisti ritengono che i tagli dei tassi di interesse siano sconsiderati e chiedono un'inversione della rotta, mentre i politici di opposizione hanno chiesto elezioni anticipate.

L'ex governatore della banca centrale Semig Tumen, sostituito lo scorso mese nella rapida ristrutturazione dei vertici da parte di Erdogan, ha chiesto un immediato ritorno ad una politica monetaria in grado di difendere il valore della lira.

"Questo esperimento irragionevole che non ha alcuna possibilità di successo deve essere abbandonato immediatamente, con il ritorno a delle misure che possano difendere il valore della lira turca e la prosperità della popolazione" ha twittato Tumen.