Pil, confermato rallentamento: è recessione tecnica

Investing.com  |  Autore 

Pubblicato 31.01.2019 09:43

Aggiornato 31.01.2019 11:00

Pil, confermato rallentamento: è recessione tecnica

Investing.com - I dati ufficiali confermano il rallentamento dell’economia italiana, mostrando riduzione del PIL italiano trimestrale dello 0,2%, dato preggiore di quello precedente (-0,1%). Su base annuale, il Pil cresce solo dello 0,1%, mentre le previsioni si attendevano un +0,3%.

Il dato italiano risulta anche nettamente inferiore a quello dell'euro zona, segnalato in crescita dell'1,2%, seppure anch'esso in rallentamente rispetto al precedente 1,6%.

L’Istat, dunque, conferma le previsioni degli analisti e le parole di ieri del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i quali si attendevano un dato in calo.

"Mi aspetto un'ulteriore contrazione del Pil, nel quarto trimestre", aveva dichiarato Conte nel corso di un incontro in Assolombarda, a Milano.

La contrazione della crescita economica porta, dunque, l’Italia in recessione tecnica, ma le previsioni per i prossimi mesi non sono positive, proseguendo così un lungo calo dell’economica italiana. “Nei primi mesi dell'anno, stenteremo ancora”, ha spiegato Conte, mostrandosi al tempo stesso ottimista: “ci sono tutti gli elementi di riscatto per ripartire nel secondo semestre".

Il dato negativo era stato anticipato da un sondaggio della Reuters in cui si evidenziava come la “mediana delle stime converge su una flessione del Pil congiunturale di 0,1% dopo il calo di pari entità segnato nel terzo trimestre, il primo dopo quattordici mesi consecutivi di espansione”.

Sembrano lontane, dunque, le stime del governo inserite nella manovra economica, le quali prevedevano una crescita dell’1%, previsioni ribassate dopo una trattativa con l’Unione europea, rispetto al precedente dato dell’1,5%.

Smentite anche le dichiarazioni del Ministro Paolo Savona che nel corso di un convegno aveva affermato come le previsioni dello 0,6% del Pil italiano effettuate da Bankitalia e FMI “devono essere considerate inaccetabili”.

A Piazza Affari, intanto, l’indice Ftse Mib aveva aperto in crescita dello 0,55% dopo le chiusure in verde delle due sedute precedenti. Pochi minuti prima del dato, l'indice ha iniziato a virare in negativo, cedendo lo 0,33%.

Nel frattempo, oggi è stato diffuso il dato sul Pil spagnolo, che al contrario di quello italiano, ha visto un aumento al 2,4%, rispetto al precedente dato che si fermava a 2,3%. Gli iberici avevano visto anche un dato positivo relativo all’occupazione nella giornata di martedì, scesa al 14,45%, in leggero calo rispetto al precedente 14,60%.

Sul fronte dei dati economici, la disoccupazione in Germania resta al 5%, mentre l'inflazione francese degli ultimi 12 mesi hao visto una crescita dell’1,2%, mentre il precedente dato arrivava all’1,6%.

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